Sono passati 32 anni da quando ho conosciuto l’alano, mi sembra ieri. Il mio primo incontro fu con Lord di Portus Naonis; ero molto giovane e avevo bisogno di confidare i miei stati d’animo a qualcuno che mi potesse capire. Mio padre e mia madre non avevano tempo per me perché ero il primo di cinque fratelli; ricordo che il mio primo amore lo confidai a Lord e sembrava che lui capisse tutto quello che stavo sentendo in quel preciso momento, a tal punto da volere più bene a lui che alla mia ragazza, avevo 16 anni.
Finito il militare a Messina a 20 anni arrivò la mia prima femmina di nome Kira, era dolce ed affettuosa. Fece la sua prima cucciolata con Lord e nacque la mia prima Campionessa Italiana.
Da lì mi appassionai sempre di più cominciando a selezionare con criterio e passione, iniziando quindi l’allevamento di Casa De Troi.
A quel tempo mi piacevano le line di sangue della Signora Laila Sandersen dell’allevamento Dei Colossi. Acquistai due femmine arlecchine – Irca e Isabel – e cominciai così le mie prime esperienze di accoppiamento con ottimi risultati.
Nel frattempo, chiesi l’affisso e mi feci socio S.I.A e socio tedesco acquistando Kristan Von Harlekin, figlio del campione del mondo Viktor Imperial.
Accoppiando Viktor a Isabel ed Irca feci delle cucciolate meravigliose tanto da suscitare l’interesse a Portorico dove effettivamente mandai un cucciolo. Per me, che avevo iniziato da poco, è stata una soddisfazione enorme.
Continuai con entusiasmo a visitare tutti gli allevamenti tedeschi più importanti acquistando ben 13 soggetti tra maschi e femmine.
Mi resi conto di come si sia creato così il mio ideale di alano: CARATTERE, MOVIMENTO, CLASSE, distinzione con tronchi quadrati, appiombi perfetti. I posteriori, i colli asciutti e le teste cesellate. L’innata presenza di “Ring”.
Che nome dare all’affiso?
Un mio carissimo amico mi suggerì il nome Dei Lari che erano gli antichi protettori dei focolari romani. Effettivamente, chi meglio dell’alano poteva proteggere il focolare? ma purtroppo venne scartato perché già riconosciuto. Così decisi di fare una ricerca sul cognome della famiglia di mia madre e scopri che un antenato, il conte Ludovico De Troi era amante e possedeva dei cani molossi. Lo seguivano ovunque. Così presi spunto da lui e così nacque il mio allevamento: Di Casa De Troi. La parola “troi” in Veneto non è altro che una piccola stradina di campagna che taglia i campi, dove poi in effetti c’è il mio allevamento.
Cosa provo ad allevare questa razza?
Sicuramente la felicità nel vedere il carattere equilibrato dei cani che sto allevando sommata a tanta classe.
Cerco di migliorarmi sempre, perché nonostante le esperienze di vita vissuta la razza si evolve e noi con loro.
Volevo fare un particolare ringraziamento al mio carissimo amico Primo Rosolen che con dedizione e sacrificio mi ha seguito sempre con costanza.
Grazie anche a Marino, ti ho voluto dedicare la nostra vincita anche se tu non ci sei piu’.
Qui da Casa De Troi abbiamo preso quella che è iniziata come una passione di famiglia e l’abbiamo trasformata in un allevamento di successo. Alleviamo i nostri animali in modo che abbiano un’indole amichevole per adattarsi senza problemi nella vita delle famiglie.