Da molti anni si assiste ormai a un aumento esponenziale, direi una vera e propria epidemia, di allergie, intolleranze, malattie autoimmuni (tiroiditi, cusching, IBD, pancreatiti, encefaliti, ecc.) e non ultimi tumori specie del sangue, come linfomi e leucemie.
Una delle cause principali è senz’altro (secondo la mia esperienza) la presenza di grano e prodotti a base di glutine presenti ormai in larga misura in molti prodotti del pet food.
In alcuni casi gli alimenti a base di grano, glutine provocano un’infiammazione della parete intestinale che assomiglia alla celiachia nell’uomo, con infiltrazione della parete intestinale da parte di cellule infiammatorie, ispessimento con sintomi di malassorbimento, vomito, diarrea. Altre volte questi alimenti a base di glutine provocano un’intolleranza alimentare, che può sfuggire all’attenzione, con muco in eccesso nelle feci, alternanza di diarrea e stitichezza oppure solo un addome teso e gonfio per l’eccesso di aria nell’intestino.
L’intolleranza e l’eccesso di carboidrati si accompagnano spesso anche a un’intolleranza all’amido, anch’esso molto presente nel cibo per cani, con sintomi – oltre a quelli gastrointestinali (reflusso, diarrea, stitichezza, vomito saltuario) – cutanei che si manifestano con prurito, arrossamenti che spesso vanno imputati ad allergia atopica, ma gli allergeni inalatori sono spesso una concausa su un sistema immunitario alterato negli anni da una cattiva alimentazione. Il maggior imputato è l’eccesso di carboidrati (grano amido, glutine), ma anche di lieviti, additivi, aromatizzanti, ecc.
Senza dubbio ritengo che, nel caso si presenti un nodulo neoplastico, l’ingestione di carboidrati possa scatenare una sua crescita in poco tempo (specie nel cane e nel gatto, dove il loro DNA non presenta un corredo enzimatico sufficiente a metabolizzare i carboidrati).
Purtroppo al problema del cibo industriale e all’eccesso di carboidrati nella dieta non si dà la dovuta importanza, forse anche per una scelta imposta dalle case farmaceutiche e mangimistiche che dovrebbero finanziare le ricerche in tal senso.
L’uso di carboidrati sotto forma di grano, orzo, mais e prodotti a base di glutine ormai ha invaso il mercato del pet food, a volte la percentuale di grano in alcuni croccantini supera il 40 %, la presenza di glutine è anche molto diffusa nelle scatolette per cani e gatti. Con il tempo il sistema immunitario si ammala, non riconoscendo più le cellule del proprio organismo e iniziando cosi a formare autoanticorpi responsabili di un’epidemia di tiroiditi, tumori specie leucemie, allergie cutanee, malattie gastrointestinali (IBD), endocrinopatie, ecc.
Per valutare se un cane tollera o meno un alimento la cosa più semplice è osservare l’animale senza dover entrare in un giro di analisi, test di intolleranza e vaccini vari.
Spesso un cane intollerante verso il glutine o l’amido dimostra alcuni sintomi più o meno evidenti, a volte anche una congiuntivite, otite ricorrente, leccamento delle dita, prurito occasionale, stanchezza o irritabilità, reflusso gastrico, flatulenza possono essere campanelli di allarme di un’alimentazione sbagliata.
A volte basta eliminare il glutine, il grano, anche l’amido, per avere una remissione completa dei sintomi. Occorre, quindi, appuntare bene eventuali cibi cui il cane risulta intollerante, parlarne con un veterinario naturopata, impostando una dieta naturale priva di adulterazioni.
Una cosa importante da dire è che talvolta il singolo alimento è tollerato, ma quando si associa a un altro alimento non viene più tollerato: un esempio è l’associazione di amido con proteine. Spesso le due cose non vanno d’accordo con un’alterata assimilazione delle proteine. Altro esempio classico: la carne con il riso in alcuni soggetti non viene tollerata bene.
L’importanza di un cambio radicale di alimentazione è fondamentale per prevenire i tumori, che sono quasi sempre una conseguenza di un’alimentazione sbagliata nel tempo.
Ogni cane e gatto è un caso a parte, è impossibile generalizzare. Ci sono pazienti, in cui basta un eccesso di carboidrati per provocare dei tumori, altri che resistono bene nel tempo.
Spesso quando mi arriva un caso di neoplasia chiedo sempre l’alimentazione, negli anni ho potuto constatare che leucemie improvvise (in soggetti predisposti a virus, immunodeficienze) erano state provocate da un consumo constante – a volte eccessivo – di carboidrati, latte e derivati. Lo stesso vale per i tumori al cervello, mammari e polmonari in animali alimentati con latte e derivati, grano e amido e glutine in eccesso.
A volte, però, ci si accorge del nodulo troppo tardi, quando già la crescita è avanzata. Occorrerebbe, quindi, prevenire con una gestione alimentare adatta per ogni singolo paziente.
Se queste cose non vi sono mai state dette, approfondite l’argomento leggendo vari articoli, attraverso una ricerca su Internet, che parlano di intolleranza al glutine, al grano e all’eccesso di amido e a tutti i problemi che l’alimentazione industriale provoca nel cane e nel gatto.
In Italia, purtroppo, ci sono pochi articoli che parlano dei problemi dell’alimentazione industriale, diversamente nel resto del mondo l’alimentazione naturale sta avendo sempre più consensi da parte dei proprietari.
Posso affermare con certezza che, quando cambio l’alimentazione a un mio paziente passando dal cibo industriale a quello naturale, eliminando carboidrati, glutine e a volte anche l’amido, spesso c’è una riduzione della massa neoplastica e dell’infiammazione (angiogenesi). Un regime dietetico naturale con l’esclusione di carboidrati, glutine (per alcuni tumori, escludendo anche prodotti caseari), affiancato alla terapia oncologica specifica, dà una migliore qualità di vita, a volte anche una regressione nel tempo del tumore.
Per concludere, prima che sia troppo tardi, documentatevi bene su i danni che un’alimentazione sbagliata può creare nel tempo, osservate bene il vostro cane o gatto e ricordatevi che siete sempre in tempo per migliorare la qualità della vita del vostro amico a quattro zampe. Basta scegliere la strada giusta e allontanarsi da quella cattiva.
Veterinario oncologo Esperto in Medicina Naturale
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