Sempre di più sono gli antiparassitari in commercio per il cane e il gatto. Le aziende si contendono il primato di efficacia, associando sempre più principi attivi al fine di potenziare l’effetto e ampliare l’azione su più parassiti.
Alcuni antiparassitari rientrano nell’elenco degli interferenti endocrini: Link .
Con il termine interferenti endocrini e distruttori endocrini ci si riferisce a una vasta categoria di sostanze o miscele di sostanze, che alterano la funzionalità del sistema endocrino, causando effetti avversi sulla salute di un organismo oppure della sua progenie. In genere, sono in grado di legarsi come agonisti o antagonisti ai recettori di vari ormoni, ad esempio, ai recettori degli ormoni steroidei o degli ormoni tiroidei, o eventualmente interferire in vario modo e tramite differenti meccanismi, con sintesi, secrezione, trasporto, legame, azione ed eliminazione degli stessi negli organismi viventi.
Alcuni di questi composti possono provocare gravi danni agli organismi esposti, spesso non immediatamente percepibili in quanto a dosi minime non esprimenti effetti di tossicità acuta. In uno studio su topi alte dosi di deltametrina porta alla manifestazione dei sintomi tipici dell’ADHD: iperattività, deficit di attenzione e comportamenti eccessivamente impulsivi. La causa sarebbe da ricercarsi nell’interferenza del pesticida nella produzione di dopamina. Questo dovrebbe fare riflettere come nel campo della veterinaria l’applicazione spot on nella regione interscapolare (specie nei soggetti di piccola taglia) la vicinanza con le strutture delicate come la testa possa mettere in pericolo attività cerebrale.
Gli interferenti endocrini possono agire a diversi livelli:
– simulando l’azione degli ormoni prodotti dal sistema endocrino e inducendo, quindi, reazioni biochimiche anomale;
– bloccando i recettori delle cellule che riconoscono gli ormoni (recettori ormonali) e impedendo la normale azione degli ormoni prodotti dal sistema endocrino;
– interferendo sulla sintesi, sul trasporto, sul metabolismo e sull’escrezione degli ormoni naturali, alterandone così la concentrazione.
Per chi viene sottoposto a trattamento antiparassitario con prodotti chimici, si deve favorire l’eliminazione di questi attraverso le feci e urine con rimedi drenanti, antiossidanti, nutraceutici, fitoterapia, micoterapia o omotossicologia, preoccupandosi di favorire l’alcalinizzazione dei tessuti con una dieta naturale, evitando i croccantini che rallentano la progressione fecale e sottraggono liquidi al corpo impedendo, quindi, il processo di disintossicazione.
Dott. Alessandro Prota
Attenzione! Quelle riportate sono affermazioni personali derivanti dalla mia pratica professionale.