Le previsioni metereologiche indicano che nei prossimi giorni arriverà la neve. Emma non vede l’ora di potersi rotolare sulla neve fresca per poi scrollarsi e iniziare a correre avanti e indietro sul manto morbido. Emma è un Labrador e ha un pelo corto e fitto, duro al tatto ed ha un abbondante sottopelo resistente all’umidità e insensibile all’acqua.
Alcuni cani che non hanno mai visto la neve possono avere anche timore, cambia la luminosità, la sensazione tattile e pertanto possono essere restii a fare la solita passeggiata e fare i loro bisogni. Non bisogna assolutamente costringerli, ma come in tutte le nuove situazioni, fargli superare le difficoltà da soli, associandole, come sempre, a emozioni positive. Invece di iniziare a sgridarli e tirarli con il guinzaglio, dovremo trasmetter loro le nostre emozioni di piacere e gioia, iniziando per primi noi a correre sulla neve per rincorrere la solita pallina, vedrete che con un po’ di pazienza il cane cercherà di emularci e quando capirà che quella “cosa” soffice, bianca e fredda non è nulla di pericoloso inizierà a giocare insieme a noi.
Qualunque sia la reazione dell’animale alla vista della neve, è tuttavia importante mettere in evidenza che per tutti gli appartenenti alla specie canina la presenza della neve può rivelarsi fonte di qualche piccolo guaio: vediamo, dunque, quali possono essere per i nostri amici a quattro zampe i principali problemi derivanti dal loro rapporto con la neve e come fare per prevenire e curare tali fastidi.
Frequentissima è la tendenza, da parte dei cani, a mangiare la neve: tale atteggiamento è da mettere in relazione al desiderio di conoscere meglio il nuovo e strano elemento oppure al ricordo dell’appagante piacevole freschezza associata all’ingestione della morbida sostanza bianca. Qualunque sia la spiegazione in proposito, quasi invariabilmente l’animale che assaggia la neve ne rimane gradevolmente colpito e si affretta a ingerirne il più possibile, quanto meno fino a che non intervenga qualcuno a ordinargli di smetterla. Le conseguenze di questo comportamento possono talora essere piuttosto serie, determinando l’insorgenza di una gastroenterite dai risvolti anche drammatici. La neve, infatti, provoca irritazione a carico dello stomaco e dell’intestino, causando ai nostri amici la comparsa di vomito e diarrea, la cui gravità dipende dalla quantità di neve introdotta nell’apparato gastrointestinale e dalle generali condizioni organiche di ogni singolo individuo animale.
Vomito e diarrea possono pertanto essere anche piuttosto frequenti e abbondanti, spesso incoercibili o con presenza di sangue. In talune situazioni la conseguenza è uno stato di disidratazione, generalmente accompagnata a marcata depressione e forti dolori addominali. Il soggetto colpito, pertanto, si muove a fatica (per questo tende a rimanere immobile) e appare piuttosto apatico. Di fronte a manifestazioni cliniche di questo genere, è sempre preferibile consultare il medico veterinario di fiducia e comunque mantenere il cane a digiuno assoluto (né cibo né acqua per almeno 24 ore), in un ambiente caldo e tranquillo.
La presenza della neve induce spesso il nostro amico a quattro zampe a lasciarsi andare a sfrenate corse a perdifiato, che evidentemente lo esaltano a causa dell’ebbrezza provata alla vista del candido elemento e della consistenza molle del terreno. Se, poi, questi comportamenti vengono esibiti in presenza di altri cani, inevitabilmente si scatena una sorta di rituale di gruppo fatto di lunghi inseguimenti, improvvise frenate, brusche virate, arditi balzi, ecc. In questi frangenti l’animale si abbandona al piacere del gioco, senza rendersi conto delle lesioni che i movimenti inconsulti e le continue sollecitazioni muscoloscheletriche possono procurargli a carico di ossa, articolazioni, muscoli e tendini: particolarmente a rischio risultano in questi casi la colonna vertebrale e i legamenti dell’articolazione del ginocchio.
Io ho già preparato l’impermeabile per Emma, guanti e Mon Boot per me e sono pronto a giocare a pallate di neve con Emma; è divertente vedere la sua faccia sorpresa quando non riesce a trovare le palle di neve che si infrangono e spariscono sulla neve fresca.
Dott. Marco Catellani
Medico Veterinario Esperto in Comportamento Animale