Da quando ho iniziato a lavorare con i cani ho sempre avuto un sogno: una piscina per i nostri amici a quattro zampe, perché con il passare del tempo mi sono resa conto di quanto, in alcuni casi, il lavoro a terra non basti.
Ho sempre creduto che l’acqua – intesa come elemento legante, ma non naturale né per noi né per il cane – possa essere di grande aiuto sia nel rinforzo della relazione con il proprietario, sia come supporto nella risoluzione di problemi comportamentali.
L’anno scorso finalmente abbiamo inaugurato la nostra piscina e ho avuto il piacere di lavorare con diversi soggetti, dai più scalmanati e spericolati, ai più inibiti e diffidenti. Non tutti i cani amano l’acqua, alcuni provano paura, altri non capiscono bene di cosa si tratti, certi all’inizio non riescono a nuotare!
Il lavoro su un cane un po’ timoroso si basa principalmente sulla fiducia che deve riporre nel proprietario, che dovrà sostenerlo, fargli sentire la sua presenza, aiutandolo a superare la paura e a percepire meglio il proprio corpo.
Dall’osservazione costante si può notare come, con l’accrescere della fiducia in acqua, cambi di conseguenza anche il comportamento a terra. Il cane diviene più collaborativo, più incline ad affidarsi alla guida del suo compagno umano, ad esempio al guinzaglio, nel caso di problemi di gestione in passeggiata. Il lavoro in acqua aumenta il grado di comunicazione che diventa più immediata ed efficace.
Con i cani un po’ più intraprendenti si fa un lavoro basato su una nuotata più strutturata, coadiuvata sempre da proprietario e dall’istruttore che darà tutte le indicazioni del caso. L’elemento acqua può anche essere utilizzata come mezzo per un’attività motoria e anche per momenti di gioco e divertimento. Ogni attività è sempre svolta con l’obiettivo di stimolare il cane in positivo, in modo da spingerlo a usare la testa e a ragionare su quello che sta imparando o facendo.
Ho avuto la fortuna di lavorare con alcuni cani in un percorso completo e poterli osservare prima nel lavoro a terra, poi in acqua e successivamente di nuovo in campo. Tornati a terra avevano una consapevolezza del proprio corpo più marcata, una gestione degli spazi più corretta, una relazione più solida con il proprietario, basata sulla fiducia, sulla collaborazione e sulla comunicazione più corretta.
Proprio riguardo la risoluzione dei problemi comportamentali, il nostro centro cinofilo ospiterà il 9 e 10 luglio 2016 lo stage “A terra e in acqua”. Informazioni dettagliate sul nostro sito (www.centrolaquerciaantica.com).