Nei nostri animali domestici, specie nel cane, l’insorgenza di cataratta sta interessando sempre più animali giovani.
Questo è dovuto ad un eccesso di inquinanti tossici ambientali ed alimentari che richiedono una maggiore integrazione di antiossidanti spesso carente nel cibo industriale.
La cataratta è l’espressione (oltre all’evoluzione senile del cristallino) di un organismo intossicato con eccesso di radicali liberi.
Come prevenire l’insorgenza di tale problema?
– una visita oculistica con scadenza semestrale permette di anticipare il danno da ossidazione del cristallino e cosi ritardare o impedire l’evoluzione della cataratta
– evitare l’esposizione diretta per lunghi periodi a raggi ultravioletti
– ridurre al minimo applicazione di antiparassitari spot on o spray tossici
– integrazione di antiossidanti e vitamine (Luteina)
Un apporto sufficiente di Luteina con la dieta può contribuire a ridurre il rischio di una degenerazione retinica e a migliorare lo stato di salute generale degli occhi. Il carotenoide viene assorbito durante il processo di digestione e trasportato dal sangue alla retina. Nell’occhio la luteina esplica la propria azione protettiva sui tessuti, intercettando, da un lato le sostanze nocive (come i radicali liberi) e assorbendo, dall’altro, i raggi UV dannosi della luce solare.
La carenza di luteina porta ad un aumento del rischio di sviluppo di un offuscamento del cristallino dell’occhio. Un apporto sufficiente di luteina con l’alimentazione, sotto forma di integratori alimentari, può contribuire ad una notevole riduzione del rischio di formazione di cataratta.
La Luteina, inoltre, contribuisce a:
– prevenire la degenerazione retinica
– aprevenire la cataratta
– favorire la normale funzionalità e la salute dell’occhio
– proteggere contro i radicali liberi (antiossidanti) ostacolando in modo particolare la perossidazione dei lipidi.
Se ingerita sotto forma di integratore alimentare, la Luteina dovrebbe essere assunta sempre durante i pasti poiché, essendo liposolubile, viene meglio assorbita con un pasto con la presenza di grassi.
Inoltre va ricordato che, infiammazioni oculari cronicizzate e trascurate nel tempo, possono alterare il liquido oculare all’interno dell’occhio (Umore Acqueo) modificando la struttura e il metabolismo del cristallino e quindi favorire i processi di ossidazione che portano all’opacizzazione del cristallino.
Dott Alessandro Prota Consulenza on line 3393201159