Il comportamento di un individuo e la sua natura, come altre caratteristiche fenotipiche, sono la conseguenza dell’interazione tra ambiente e genotipo individuale. Il genotipo è fissato dal momento del concepimento, ma un ambiente che cambia in modo naturale o in risposta a manipolazioni artificiali interagirà con il genotipo e con le esperienze passate per modificare il fenotipo comportamentale.
Questo ci fa capire la grande importanza che riveste la prima socializzazione e l’abituazione per lo sviluppo equilibrato dell’individuo. Solo grazie a questi processi si avrà un individuo capace di interagire in maniera giusta non solo con i membri della propria specie, ma anche con l’ambiente in cui vive. Dal 1945 sono stati fatti numerosi studi sulla stretta correlazione tra ereditarietà e comportamento sociale. Le molteplici ricerche sperimentali hanno mostrato la necessità di un’esposizione precoce a diversi stimoli.
Tali risultati hanno fatto in modo che le prime fasi della vita del cane fossero suddivise in quattro stadi di sviluppo, giungendo alla conclusione che vi sono periodi particolari nello sviluppo iniziale in cui l’apprendimento è facilitato. Inizialmente tali periodi erano definiti impropriamente “critici”, poiché erano classificati come stadi corti e fissi di apprendimento irreversibile. Ora, invece, questi periodi sono definiti “sensibili”, termine che fa bene notare la fluidità nel processo continuo dello sviluppo comportamentale.
In queste fasi l’animale è molto sensibile all’apprendimento di associazioni stabili e durature nel tempo. Non occorre sottovalutare l’importanza delle esperienze personali di ogni individuo: il comportamento è il risultato di un continuo interscambio con l’ambiente in cui vive il cane indipendentemente dalle predisposizioni di una specie o di una razza.
L’apprendimento durante la fase sensibile non persiste necessariamente fino all’età adulta, se non è costantemente rinforzato. Ѐ bene assicurarsi, anche, che gli effetti di un’adeguata socializzazione e abituazione non vadano persi in un periodo successivo, rinforzando tutte le situazioni appropriate e l’apprendimento avvenuto durante le fasi sensibili. Può capitare che il proprietario rinforzi inavvertitamente, ma con regolarità, le associazioni non appropriate avvenute durante il periodo sensibile come, ad esempio, paura e aggressività, in risposta ad alcuni stimoli, confortando o reprimendo l’animale alla presenza di un certo stimolo.
La qualità e la durata di un apprendimento iniziale può avere un significato a lungo termine, è dunque più facile iniziare bene piuttosto che ri-apprendere in seguito.
Dott.ssa Giusy Mazzalupi
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