Un cane ben educato che si comporti in modo corretto dà molte soddisfazioni e ci permette di vivere una vita più serena e tranquilla. Qualunque sia il vostro obiettivo, qualsiasi sia la vostra meta – grande o piccola che sia – la otterrete soltanto se migliorate il vostro sapere.
Lo scopo del mio programma fonda le sue basi sulla capacità comunicativa del proprietario, indipendentemente dall’intelligenza, dalla capacità o bravura del cane. Ogni cane, come ogni persona, possiede dei comportamenti e reazioni propri, che si possono grossolanamente dividere in due reazioni fondamentali, a seconda se si tratta di un cane obbediente o disobbediente.
Se capita la rara fortuna di possedere un cane obbediente, bravo e intelligente, che impara facilmente, ed è bravo e obbediente in casa e in più otteniamo buoni risultati e soddisfazioni personali nelle manifestazioni, allora ci sentiamo orgogliosi e fieri, decantando i risultati ottenuti come pregi dovuti soltanto al nostro talento e capacità personali. Molto spesso in questo caso prevale la vanità e, pensando di possedere tutte le caratteristiche di buon educatore, ci riteniamo bravi e ci gratifichiamo esponendo e decantando con amici e conoscenti le nostre spiccate qualità di addestratori, ritenendole superiori e indiscutibili solo perché abbiamo ottenuto buoni risultati in qualche manifestazione o qualche campo di addestramento.
Se siete tra i fortunati e possedete un cane bravo, questo significa che è bravo lui e non necessariamente che lo siate voi. Chiaramente il mio è un esempio e non intendo fare “di tutta l’erba un fascio”. Se invece, cosa molto più frequente, ci capita un cane troppo vivace e insubordinato (il che generalmente indica ottime qualità) e di conseguenza avremo un soggetto con molta iniziativa e temperamento forte, con il quale è difficile – salvo essere veramente degli esperti – ottenere risultati apprezzabili, in questo caso non obbedendo il cane ai comandi o eseguendo male gli esercizi, per difenderci imputiamo tutta la colpa degli insuccessi al nostro amico a quattro zampe senza porci il dubbio che probabilmente è solo frutto della nostra incapacità.
Ai fini di questo programma da me studiato, ha poca importanza se possediamo un cane bravo oppure uno indisciplinato, e non faremo distinzione tra le due situazioni perché in teoria la differenza non esiste e la questione va analizzata sotto un altro aspetto. I concetti di questo sistema esulano da queste situazioni e si basano anzitutto sulla capacità di trasmettere le nostre intenzioni, indipendentemente se siete “fortunati” come nel primo caso o “sfortunati” come nel secondo; alla base sta una buona conoscenza della comunicazione e dei comportamenti che permette di ottimizzare il rapporto, nel caso di un soggetto predisposto, ma soprattutto ci consente di ottenere ottimi risultati nel caso di un cane indisciplinato.
Lo scopo principale che mi prefiggo è quello di fornire una conoscenza sia teorica sia pratica di alcune importanti tematiche, rivolte a migliorare la conoscenza in fatto di principi e regole che è necessario conoscere, e osservare per raggiungere gli scopi prefissi, ottenere una corretta comunicazione con il nostro cane.
Ai fini del programma è importante, anche, sapere che questa conoscenza può essere trasferita nella
vita di ogni giorno perché le regole fondamentali qui esposte influiscono positivamente oltre che sulla comunicazione anche sui rapporti, le relazioni con il mondo, le persone e le cose che ci circondano e con le quali interagiamo. Lo scopo principale è quello di ottenere una migliore conoscenza di se stessi, una migliore interazione con amici, familiari e persone con cui ci relazioniamo, e non ultimo, poiché scopo prefisso da questo manuale, proprio quello di saper comunicare e comprendere il proprio cane.
Driussi Gianfranco
Tratto dal libro “ IL CANE – Conoscerlo per conoscere te stesso”, di cui è l’autore
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