In molti articoli troviamo informazioni su come educare, addestrare, rieducare e curare il nostro amico a quattro zampe. Ma siamo davvero sicuri di conoscere il nostro cane?
Il nostro cane è un mammifero certo, un essere senziente. Certo. Ma il nostro cane com’è? Domanda banale forse. Ogni padrone conosce il proprio compagno a quattro zampe e sa quello che gli piace fare e dove gli piace andare…ne siamo proprio sicuri?
Vi chiedo di osservare i vostri amici a quattro zampe, osservare e non guardare. Sono bellissimi, pelosoni, carini, ma sono anche dei cagnolini che pensano e desiderano. Ebbene sì, i cani pensano… non fanno pensieri complessi come noi, ma sanno quello che vogliono.
Osservateli. Non solo quando dormono, non solo quando giocano. Osservateli e provate a capire se sono contenti. Quando ci avviciniamo al nostro cane, vogliamo coccolarlo e lui si ritrae, gira la testa o annusa per terra. Non è un comportamento a caso. Ci sta comunicando che la situazione gli crea disagio, ma non vuol dire che non ami le coccole. Significa che qualcosa, un atteggiamento, postura o suono della nostra voce non lo fa stare tranquillo.
Il compito del padrone è far star bene il proprio cagnolone. Alimentazione, attività fisica, attività mentale non bastano. L’aspetto fondamentale è la relazione che si instaura con lui. Rapporto che nasce dalla comprensione reciproca. Impariamo a leggere il nostro cane!
Il cane può comunicare con noi in molti modi, ma prevalentemente usa la postura del corpo. Lo sguardo, le orecchie, la coda e la piloerezione sono solo una parte della comunicazione. Per incominciare a conoscere meglio il nostro cane, impariamo a osservarlo quando comunica e gioca con i suoi simili. Non lasciate nulla al caso e non è solo divertente osservarli.
Nei libri troviamo molte indicazioni sulla loro comunicazione, ma tutto va contestualizzato. I cani poi, come noi, imparano a fingere, ovvero imparano un comportamento che gli è congeniale per raggiungere un risultato.
Per creare una corretta relazione con il nostro cane, le coccole e il gioco sono fondamentali. Il rinforzo sociale è la cosa più bella e naturale. Accarezzare il nostro cane ci fa stare meglio, diversi studi lo dimostrano. Imparare a far star bene il nostro cane dimostra attenzione e pazienza. Molti cani si scostano o non si fanno prendere, in questo caso diamogli tempo. Chiamiamoli a noi e aspettiamo che si avvicinino poi molto delicatamente incominciamo ad accarezzarli.
Generalmente accarezzare la testa e il muso non gli è gradito, ma è anche una questione di fiducia.
Diamoci qualche minuto al giorno e impariamo a coccolare il nostro cane come lui desidera. Il gioco poi è divertente quando è un gioco a due.
Tutti i cani giocano…davvero! Qualcuno preferisce la pallina, altri il tira e molla, altri ancora i giochi di fiuto, ma tutti giocano. Il gioco ha delle regole sia per noi sia per loro e va calibrato in base al cane che si ha di fronte. Deve essere divertente per il proprio cane e, quindi, se lanciamo sette volte la palla e alla settima guarda la pallina cadere e se ne va forse, c’è qualcosa che non va.
Le regole sono: divertirsi e far divertire senza aggressività. Il gioco è condivisione della risorsa.
Alcuni cani possessivi non sono inclini a giocare con il tira e molla e tendono a essere aggressivi.
In questo caso il gioco va gestito con calma e pazienza. Il cane non si deve sentire in trappola e non deve vederci come una minaccia.
Se stiamo giocando al tira e molla e il nostro cane ringhia o ci morde, per avere il gioco, dobbiamo capire cosa stiamo sbagliando. Farsi aiutare e parlarne con cinofilo qualificato è la scelta migliore.
Un cane possessivo e aggressivo può imparare e noi con lui. Conoscere il proprio cane richiede tempo e pazienza!