Parliamo ora dell’ultima proiezione radiografica che utilizziamo nell’indagine per la ricerca precoce della displasia dell’anca: la proiezione “a rana”.
La proiezione a rana serve per determinare lo riempimento della cavità acetabolare da parte di proliferazioni osteofitiche. In condizioni normali la testa del femore è ben contenuta all’interno dell’acetabolo. Nell’anca displasica per la presenza di materiale reattivo la testa non trova spazio all’interno dell’acetabolo. Tale condizione è indice di riempimento acetabolare o ipertrofia del legamento rotondo.
Questa proiezione permette inoltre di vedere precocemente la presenza di reazioni osteofitiche.
Viene utilizzata per valutare la capacità dell’acetabolo di accogliere la testa del femore e quindi la fattibilità o meno di interventi come la duplice osteotomia pelvica.
In caso di riempimento della cavità acetabolore si viene a perdere l’indicazione per effettuare questi interventi chirurgici e si deve indirizzare la scelta verso trattamenti correttivi che correggono il difetto ormai presente.
Con questo articolo terminiamo tutta la parte riguardante le indegini da effettuare, dal prossimo passeremo ad analizzare tutti i trattamenti necessari per limitare la manifestazione della displasia dell’anca.
Se vuoi leggere tutti gli articoli sulla displasia clicca qui.
Articolo a cura del Dott. Bartolomeo Borgarello, Clinica Veterinaria Borgarello