Di che cosa ha bisogno una persona per convivere bene con il proprio cane? La prima cosa che ti dicono quando sei da un veterinario o quando incontri qualcuno più esperto di te per strada è “devi mandarlo a scuola” oppure “devi addestrarlo”. Poi c’è chi ne sa di più e ti chiede: “Hai iniziato a educarlo?”. Indubbiamente l’educazione “di base” è un termine generico, in quanto comprende tutta una serie di comandi che il cane dovrà imparare per essere controllabile quando sarà adulto. Se approfondiamo l’argomento, deduciamo che il comando rappresenta l’ultima fase del programma educativo, perché chiunque è in grado di insegnare a un cane il seduto o il terra. La difficoltà sta nello spiegare al cane che deve assumere quel comando in determinate circostanze e quando gli sarà richiesto. Il cane potrà assumere un comportamento che gli viene impartito in base a 2 principi/metodi: coercitivo quindi d’imposizione, e gentile quindi di rispetto nei confronti di chi lo guida.
Il concetto di educazione varia a secondo il modo di pensare delle persone. In comune dovrebbe esserci solo il controllo di situazioni che potrebbero nuocere in qualche modo alla società in cui viviamo, ad esempio saltare addosso alle persone per ricevere coccole e carezze quando si passeggia per strada, oppure abbaiare senza tregua quando è in casa, o altri atteggiamenti che scaturiscono dalle sue azioni e che il proprietario dovrebbe risolvere in qualche modo. Molte delle azioni che si intende modificare avvengono in casa, ma dipende tutto dal grado di tolleranza o di accettabilità di ciascun proprietario. Infatti qualcuno ha inizialmente accettato che il cucciolo salisse sul letto, qualcun altro sul divano e altri invece hanno sempre evitato che questo avvenisse. Se avete deciso di adottare un cane, stabilite delle regole in famiglia che tutti dovranno assolutamente rispettare. Se stabilite che il cucciolo non deve assolutamente salire sul divano, dovrete fare in modo che nessuno dei componenti della famiglia faccia il contrario. In questo modo è probabile che il cane non mostrerà da adulto la necessità di accomodarsi sul divano ricordandolo come un posto comodo. In alternativa al divano, al cane daremo un giaciglio morbido e comodo sempre pulito in ciascun ambiente in cui noi soggiorniamo, gratificandolo ogni tanto con un buon bocconcino per la sua buona scelta. Chi invece si ritrova la situazione contraria, allora dovrà provvedere a una rieducazione del comportamento.
I proprietari dovranno escogitare alternative che man mano faranno calare l’interesse del cane verso quella situazione, veicolandolo su qualcosa di diverso che gli procurerà maggiore gratificazione. Addestramento è il termine con il quale si definiscono quelle attività che rendono abile il cane, cioè capace di avere reazioni precise a specifiche situazioni. Parliamo prevalentemente di attività sportive, come l’obedience, utilità e difesa, caccia, agility eccetera. Tutte attività che, oltre a mettere in risalto le doti caratteriali di una specifica razza, rappresentano uno stimolo alla competizione per i cinofili appassionati. L’educazione del cane è utile e necessaria per ottenere una buona e piacevole convivenza all’interno del proprio gruppo familiare e per il suo legittimo inserimento nella società degli umani. Non è finalizzata all’umanizzazione del cane, bensì a insegnargli ad adattarsi gradevolmente alla vita dei loro padroni. Significa correggere il comportamento di un cane, cioè renderlo in grado di reagire alle situazioni quotidiane in modo coerente e consono alla società. L’educazione del cane lo mette in condizioni di essere inserito e ben accetto e più gestibile dal proprietario. Infatti, passeggiando educatamente tra la gente, non crea problemi e il padrone lo porta fuori spesso e volentieri. Un cane ben educato mette in risalto un padrone altrettanto ben educato e rispettoso degli animali e del prossimo.