Immaginiamo sia l’ora del pasto del nostro cane e poniamoci i seguenti quesiti: quanto ci impiega? È un momento di gioia? È eccitato? È un momento che viene condiviso con noi?
Per la maggior parte dei proprietari, il pasto del cane è una manciata di crocchette messe in una ciotola che scompaiono in circa 30 secondi. Sempre per la maggior parte dei proprietari, questo modo di gestire il pasto sembra essere quello più giusto ma di fatto siamo ben lontani da quello che dovrebbe essere un pasto in natura. Non c’è alcuna opportunità di procacciare il cibo, nessuna sfida, poca masticazione, poca attività nel gestire il pasto con la ciotola, come invece dovrebbe essere se i cani fossero allo stato selvatico. Inoltre non è richiesto alcuno sforzo né mentale né fisico nel trovare il cibo, poiché siamo proprio noi a presentarlo al cane.
OPPORTUNITÀ MANCATE
Se paragoniamo la gestione attuale del pasto rispetto a come il cane sia stato morfologicamente creato per sopravvivere, noteremo che ben poche funzioni vengono adoperate nella ricerca del cibo. Per i cosiddetti “village dogs”, cani vagabondi dei villaggi, (e questi sono la popolazione più vasta di cani al mondo, circa 550 milioni di soggetti), la ricerca del cibo occupa gran parte della giornata. Richiede ingegnosità, risoluzione dei problemi ed esercizio fisico. A volte piccole quantità di cibo sono l’unica fonte di guadagno in una o più giornate, altre volte vincono la “lotteria” e ingurgitano più cibo possibile come non ci fosse un domani. Il rancio e la ricerca di esso è l’attività principale della giornata. Il modo in cui i nostri cani vengono alimentati oggi, dà molte opportunità per migliorare il comportamento, migliorare lo stato fisico, mentale ed emozionale del cane vengano perse.
È possibile ottenere cambiamenti positivi nella mente del cane dandogli una possibilità di usare l’aspetto cognitivo, i sensi quali l’olfatto, la vista, il tatto e il loro innato istinto in modo da far lavorare quei neurotrasmettitori del cervello che rilasciano il famoso senso di benessere. Masticare assieme alle attività di ricerca del pasto hanno statisticamente dimostrato di ridurre eccessiva reattività nei cani dei canili.
Testimonianze scientifiche sul fatto che masticare ha un potere calmante sono riscontrabili anche sull’essere umano.
GIOCHI INTERATTIVI
Vediamo ora come possiamo rendere il pasto del nostro Fido un po’ più interessante e duraturo.
In commercio si trovano diversi tipi di giochi da gestire con la crocchetta e di diversi livelli di difficoltà. Per alcuni cani questi tipi di giochi possono creare frustrazione e rendere il quattro zampe molto irruente nella ricerca del cibo. Per questi soggetti è molto importante che il proprietario faccia parte dell’esperienza in modo da aiutare il cane a gestire in modo corretto la frustrazione e arrivare alla crocchetta senza dover buttar tutto all’aria. L’intento è quello di insegnare al cane un diverso modo di mangiare, utilizzando le capacità cognitive e creative e non agitando l’animale. Come in tutte le cose, questi giochi vanno introdotti con calma e gradualità, partendo dal livello più semplice e pian piano passando a livelli più complessi. Se il cane lascia indietro qualche crocchetta, è bene aiutarlo nel cercarle tutte, magari anche dovendo inizialmente fare noi il gioco assieme a lui.
Il lato negativo di questi giochi potrebbe essere il costo, il fatto che occupino più spazio di una semplice ciotola e che, una volta imparato il trucco, il cane poi in pochi secondi riesca a concluderli.
Generalmente questi “acitivity toys” vengono preferiti da cani molto vivaci, intelligenti, attirati dal cibo e con un buon olfatto.
SUPER KONG
Il kong, come gioco riempibile, è probabilmente il miglior gioco in commercio e forse anche il più sicuro.
Ad ogni modo, è sempre opportuno monitorare il cane mentre gioca prima di poterlo lasciare da solo in autonomia, poiché alcuni cani sono in grado di fare a pezzi anche i kong più resistenti. L’utilizzo di uno o più kong (vi sono diverse misure in commercio) permette di poter inserire tutta la porzione quotidiana di cibo nel dispenser, mescolata volendo anche con dell’umido o carne macinata, in modo da creare più strati all’interno del contenitore. Inoltre il kong può essere congelato d’estate o messo in microonde, se si utilizza formaggio per farlo fondere con le crocchette.
Può essere un bel passatempo nelle giornate piovose o se si hanno ospiti a cena e non si vuole avere il cane che mendica sotto la tavola. Il kong è molto versatile come tipo di passatempo e si presta utile in varie occasioni (nei viaggi in auto, per insegnare al cucciolo a stare da solo, per avere qualcosa da rosicchiare di appropriato durante il cambio dei denti, ecc.).
OLFATTO
Il mondo del cane è un mondo basato sull’olfatto più che sulla vista, come invece può essere per l’essere umano. Per molti cani, il fatto di poter usare l’olfatto è miracoloso nella riduzione della frustrazione e dello stress quotidiano. Non deve essere per forza un’attività difficile o molto lunga, ogni cane può ed è in grado di usare l’olfatto, soprattutto le razze rinomate per le ricerche tipo Beagle, tutti gli Spaniels, ecc. Il modo più semplice per gestire il pasto utilizzando l’olfatto è quello (ove possibile) di sparpagliare il pasto in giardino e lasciare che sia il cane a trovarlo (cosiddetto “scatter feeding”).
Se si ha paura che il cane rovini il giardino, allora mettere le crocchette in tante piccole ciotole, e sparpagliarle per il giardino può aiutare. Di nuovo, se il cane non capisce al primo tentativo cosa deve fare, va incentivato nella ricerca delle prime crocchette e/o ciotoline. Se non si ha un giardino, la stessa attività può essere condotta in casa.
Per coloro che hanno provato con scarsi risultati, ricordatevi che a volte il cane può sentirsi sopraffatto se non riesce nell’intento e perdere entusiasmo come succederebbe a noi. Il gioco è bello se è facile all’inizio e, poi pian piano, sempre più complesso.
Altra variante è quella di nascondere le crocchette avvolgendole in un vecchio strofinaccio o asciugamano, in modo tale che il cane lo debba srotolare con l’aiuto del muso e delle zampe per accedere al pasto.
IL PASTO COME MEZZO EDUCATIVO
Non va dimenticato il fatto di poter utilizzare il pasto come mezzo per insegnare al cane comportamenti desiderati. Praticare gli esercizi di obbedienza quali il richiamo, il seduto o il terra utilizzando la semplice crocchetta anziché un premio più succulento, fa sì che il cane mangi più lentamente e che si metta in modalità “lavoro”. Cioè il cibo va guadagnato. Inoltre il proprietario acquista valore agli occhi del cane, poiché gestisce una delle risorse indispensabili alla sopravvivenza. Il cane avrà un maggior senso del dovere e di appagamento. Avendo a disposizione una grande quantità di crocchette (a seconda della taglia del cane e del tipo di crocchetta), anche le ripetizioni degli esercizi saranno maggiori e così pure l’apprendimento.
ESSERE CREATIVI
Infine, anche giochi o passatempi fatti in casa possono sostituire benissimo quelli che troviamo in commercio ed essere sempre “nuovi” ogni giorno.
Ad esempio, il rotolo di cartone della carta casa può essere usato come contenitore pressando le estremità e inserendo le crocchette all’interno. Le varie scatole di cartone delle scarpe o dei pacchi postali possono essere utilizzate come contenitori chiudendole o forandole, in modo che il cane venga attratto dall’odore del cibo (sempre se si vuole che il cane impari a rompere il cartone); alcuni vasetti di yogurt da bere possono essere utilizzati come kong, ecc.
Va ricordato che il cane deve essere sempre monitorato quando utilizziamo nuovi strumenti come passatempi, in modo da essere certi che arrivi al cibo e non mastichi anche la carta o la plastica dell’involucro.
RIASSUMENDO:
ASSICURARSI CHE QUALSIASI TIPO DI GIOCO O INVOLUCRO/CONTENITORE LASCIATO AL CANE SIA SICURO E NON DANNOSO;
SE IL CANE È POSSESSIVO DEL CIBO E NON CI PERMETTE DI AVVICINARCI, CONTATTARE UN EDUCATORE PROFESSIONISTA PER CAPIRE COME GESTIRE LA SITUAZIONE;
L’INTENTO È QUELLO DI DIVERTIRE IL CANE, AUMENTARE L’AUTOSTIMA, FARE ATTIVITÀ COGNITIVE E SVILUPPARE L’OLFATTO E NON CREARE ANSIA O FRUSTRAZIONE, PERTANTO IL GRADO INIZIALE DEL GIOCO DEVE ESSERE BASSO E POI SEMPRE PIÙ DIFFICILE;
QUESTI ESERCIZI SONO PER RENDERE IL PASTO DEL CANE PIÙ INTERESSANTE, PIÙ DIVERTENTE, PIÙ LUNGO E NON PER CONTROLLARE IL CIBO DEL CANE;
CERCARE DI FAR MANGIARE IL CANE IN MODO DIVERSO UTILIZZANDO DISPENSER ALMENO TRE VOLTE A SETTIMANA AIUTA A GESTIRE MEGLIO LO STRESS E LA FRUSTRAZIONE.
Tiziana Da Re
Educatore e RI-educatore Cinofilo Professionista
Diplomata in Educazione e rieducazione del cane (HNC in Dog Training and Behaviour)
Specialista nel comportemento del gatto (Cat Behavior Specialist)
Membro Puppy school UK
Socio Libertas Cinofilia
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