Molte volte mi capita di sentire questa frase: “Il mio cane fa i dispetti!”, intendendo: 1) distruzioni di mobili/oggetti quando l’animale è da solo in casa; 2) il fatto che il cane sporchi in casa quando non c’è nessuno; 3) il fatto che il cane abbai o ululi quando non ci siamo.
Quest’articolo serve per chiarire un aspetto importante: i cani non fanno dispetti!
Quei comportamenti che creano disturbo sono l’espressione di una sofferenza, di un problema comportamentale meglio noto come ansia da separazione. Il cane non è in grado di tollerare la mancanza della figura di riferimento e soffre, si dispera, come fa un cucciolo quando in tenera età è allontanato dalla madre. Questo comportamento è normale e auspicabile per il cucciolo, poiché serve per richiamare l’attenzione della madre ed evitare così che il cucciolo muoia di freddo o di fame. In un adulto questo comportamento è patologico: un cane deve poter stare da solo per un un po’ durante la giornata, anche se non possiamo pretendere di non dedicare mai del tempo di qualità al nostro cane.
L’ansia da separazione è un problema medico! Non sono capricci o dispetti quelli che ci fa il cane.
Molte volte mi sento dire: “Sa che si è comportato male, perché quando arrivo si nasconde, arriva a testa bassa”. In realtà, spesso poi si scopre che le prime volte che sono stati scoperti i danni, il cane è stato rimproverato verbalmente o, peggio, fisicamente. L’animale, così, associa al ritorno del proprietario la punizione e nelle volte successive tenta di impedire il ripetersi della cosa nascondendosi o assumendo a priori una posizione di sottomissione. Attenzione però: lui non è consapevole di aver fatto danni!
Per spiegare come si sente un cane che soffre di ansia da separazione, immaginatevi il vostro stato d’animo se foste costretti a separarvi da una persona cui tenete senza sapere se e quando la potrete rivedere; di essere chiusi da qualche parte senza poter materialmente uscire. Si scatena nel cane uno stato d’animo di disperazione totale: si agita, respira velocemente (polipnea), non riesce a stare fermo a rilassarsi nemmeno per un attimo, può avere “mal di pancia” con vomito e diarrea ed esprime il suo stato d’animo abbaiando, ululando. Poi cerca di raggiungervi, così gratta la porta da cui siete usciti, scava buche se è in giardino per uscire, in alcuni casi arrivano a buttarsi dalla finestra pur di ricongiungersi a voi. Molto spesso, però, non riescono a uscire e allora ricercano il vostro odore su cuscini, vestiti, divani, scarpe così finiscono per morderli, scavare, rompere. Questo non basta, voi non ci siete e la disperazione continua.
Poi voi tornate. Se va bene vi può fare tante feste, se va male viene punito.
E tutto questo si ripete volta dopo volta, fino a quando l’agitazione inizia ancora prima che voi usciate da casa: già alla sola vista delle scarpe o del cappotto inizia a seguirvi come un’ombra, piagnucola, vi cerca…
Se vi siete riconosciuti in quanto avete letto, avete bisogno di aiuto: il vostro cane ha bisogno di aiuto, perché dall’ansia da separazione si può guarire, si può stare meglio. Migliorerà non solo la vostra vita di proprietari, ma soprattutto la vita del vostro cane!