Cosa sono i segnali calmanti? E perché è importantissimo conoscerli e saperli riconoscere? Ci sarebbe da scrivere pagine e pagine su questa tematica, che è ancora oggi oggetto di studi da parte di molti ricercatori. I segnali calmanti sono una parte del repertorio comportamentale del cane, che viene utilizzato dallo stesso per comunicare ai suoi simili ( ed anche all’uomo ), intenzioni e stati d’animo. Possiamo, quindi, definirli come parte del linguaggio canino, linguaggio che viene espresso attraverso l’utilizzo delle orecchie, della coda, del corpo, della maschera facciale e utilizzando anche movimenti ed espressioni. Se, infatti, ognuno di noi si soffermasse “ad ascoltare il proprio cane con gli occhi”, scoprirebbe che è un gran chiacchierone!
Ovviamente questi segnali devono essere studiati con molta attenzione, perché la loro interpretazione è strettamente legata al contesto in cui vengono prodotti; questo significa che ogni stimolo presente nell’ambiente e che il cane riesce a percepire influisce nell’attribuzione di un significato al segnale stesso. Il primo a studiarli fu l’etologo americano Michael Fox, che dopo numerosi studi condotti sui lupi individuò alcuni segnali che definì “segnali di cut-off”, utilizzati dagli stessi per interrompere scontri o aggressioni nelle dinamiche di branco. Negli anni ’80 poi, l’etologa Norvegese Turid Rugaas, assieme alla collega Stale Odegaard, effettuò delle ricerche sui segnali utilizzati dai cani, che vennero descritti e catalogati come Calming Signals.
I segnali più comuni e che tutti noi possiamo riscontrare nel nostro cane, quando approccia un suo simile oppure – perché no – un uomo, sono: – Girare la testa – Distogliere lo sguardo – Socchiudere gli occhi – Voltarsi di lato o di spalle – Leccarsi il naso – Immobilizzarsi – Camminare lentamente o muoversi lentamente – Inchino giocoso – Sedersi – Mettersi a terra – Sbadigliare – Annusare per terra o fingere di fare altre attività – Avanzare curvando – Frapporsi tra due individui – Agitare la coda – Alzare una zampa (anteriore) – Sbattere le palpebre – Schioccare le labbra – Grattarsi – Scrollarsi – Fare pipi – Leccare il labbro di un altro cane – Orecchie tirate indietro – Atteggiamenti da cucciolo – Annusare l’aria – Leccare l’aria.
Sapere come comunicano, le loro intenzioni, il loro stato emotivo è un dovere di ogni proprietario responsabile ed è la base per sviluppare un corretto rapporto con il proprio amico a quattro zampe.