Le caratteristiche comportamentali del cane sono divise in due componenti: componente genetica e, tipo di educazione ricevuta e socializzazione appresa. Le modalità con le quali ogni cane reagisce ai cambiamenti ambientali dipendono dal carattere. Il carattere è la fusione tra le doti naturali e l’insieme delle esperienze derivanti dall’apprendimento ambientale naturale e quello con l’uomo.
Le esperienze subentrano durante tutta la vita del cane, e quindi, anche il carattere presenterà sempre una lenta e continua evoluzione, sia in positivo sia in negativo. Ѐ chiaro, quindi, che l’apprendimento è in grado di modificare – almeno in parte – l’indole del cane, stimolando o smorzando alcune sue doti innate. Tuttavia tali doti non si possono insegnare: ci sono o non ci sono.
Le doti naturali sono nove, ma più correttamente sono un insieme inseparabile, dove ognuna influenza le altre: 1) DOCILITÀ: la propensione ad accettare naturalmente e spontaneamente l’uomo come superiore gerarchico e instaurare con lui un rapporto di rispetto, attaccamento, fiducia e subordinazione; 2) SOCIALITÀ: è la capacità di inserirsi nella vita e nella società dell’uomo e di collaborare con lui in un rapporto di partnership; 3) TEMPERAMENTO: è la velocità di risposta del cane a uno stimolo esterno di qualsiasi natura. Questa dote naturale è quasi immodificabile da parte dell’uomo e va considerata sulla base dell’impiego cui il cane è destinato; 4) TEMPRA: consiste nella capacità di affrontare e superare gli stimoli spiacevoli, sia dal punto di vista fisico sia da quello psichico. Questa dote naturale non può essere aumentata con l’addestramento; 5) CURIOSITÀ: la vocazione del cane a esplorare l’ambiente che lo circonda e a interessarsi a quanto vi accade; 6) VIGILANZA: la capacità di percepire il pericolo e di segnalarlo tempestivamente agli altri componenti del gruppo. A questo concetto è strettamente legato quello di “territorio”, cioè l’area che il cane considera di sua pertinenza e che difende da ogni intrusione: 7) AGGRESSIVITÀ: la capacità del cane di reagire a una minaccia che metta in pericolo la sua incolumità o quella dei componenti del branco, o che minacci la sicurezza del territorio posto sotto il suo controllo; 8) POSSESSIVITÀ: la capacità del cane di identificare un oggetto o un’area come propri o del gruppo, e di difenderli adeguatamente. La possessività può dirigersi sugli oggetti, sul cibo, sul territorio e persino sulle persone: 9) COMBATTIVITÀ: la capacità del cane di rispondere con energia, con la lotta e se necessario con il morso a stimoli esterni spiacevoli. La combattività è una dote modificabile dall’uomo attraverso un adeguato addestramento.