La sua utilità fu osservata nell’addestramento dei delfini, successivamente fu estesa nell’addestramento dei cani, cavalli, gatti, pecore, maiali, pappagalli etc. Ci sono poche regole per un uso corretto, ma vanno applicate scrupolosamente. Il suono, click, va emesso mentre il comportamento desiderato à ancora in atto, nella prima fase a ogni suono segue la ricompensa, il bocconcino/pallina. Nessun comando deve essere pronunciato tra il click e il premio e non emettere più di un click a ogni gratificazione. Il criterio è semplice, ma inizialmente è facile fare errori e confondere il cane; il clicker si usa quando l’azione del cane è in atto e non per attivarne una.
Non è assolutamente corretto richiamare il cane utilizzando il suono “click-clack” come un telecomando, inoltre non è da utilizzare come il fischietto a ultrasuoni. Il clicker training è usato per addestrare i famosi “cani attori”, ma vede il suo utilizzo prevalentemente nelle discipline sportive dove sono necessarie entusiasmo, precisione e velocità, performance perfette. Un buon uso di questo minuscolo strumento può dare ottimi risultati in ambito dell’educazione del cane in casa, si possono fissare nel cane i comportamenti più idonei da esibire in diverse circostanze. Ad esempio, si può insegnare al nostro amico peloso a entrare nel box e restare tranquillo finché non sarà richiamato, inviarlo su un tappetino al suono del campanello invece di abbaiare oppure insegnargli a sporcare in un determinato spazio del giardino.
Per procedere all’insegnamento con tale dispositivo, occorre ricordarsi innanzitutto di procedere per step: il primo consiste in somministrare rinforzi continui a ogni click. Ad esempio, click-premio (1/1) cioè a ogni comportamento desiderato, parziale o completo e corretto che sia, dee ‘essere rinforzato con il clicker e bocconcino. Successivamente, quando si osserva che il cane ha percepito l’esercizio, è indispensabile applicare altre tipologie di rinforzo: si parla di rinforzo variabile e rinforzo irregolare. Il principio su cui si basano è il seguente: una volta che il comportamento richiesto è stato appreso, non si vuole solo mantenerlo, bensì bisogna rafforzarlo e migliorarlo. Per fare questo è necessario che il cane sia sempre abbastanza motivato a svolgere il suo compito e ciò comporta che deve sempre metterci impegno ottenendo sempre soddisfazione per la buona riuscita, altrimenti l’esercizio diventerà troppo semplice con conseguente crollo della motivazione. Ecco che a tale scopo si smette con la fase (1/1) e si procederà con la fase (1/2), poi (1/3), poi (1/4) e cosi via, cioè si premierà sempre con il clicker ma si rinforzerà al 2° click e poi al 3° etc. Questo spinge il cane a impegnarsi sempre di più, perché la gratificazione (pallina, bocconcino) verrà concessa solo a esercizio compiuto in modo coretto. Dopodiché, quando si è giunti a una fase ben avanzata dell’esercizio, sarà opportuno applicare il principio di casualità, rinforzo irregolare, quindi il cane saprà che potrà ottenere una ricompensa facendo sempre meglio ciò che gli viene chiesto.
Per chi non lo avesse mai utilizzato suggerisco di acquistarne uno e provare per credere!