[…] In ordine di preferenza il cane preferisce carne bovina, suina, di agnello, di pollo e per ultima la carne di cavallo. Ma è importante, oltre al sapore dell’alimento, anche la forma sotto alla quale il cibo medesimo viene somministrato. In particolare il cane gradisce maggiormente il cibo in scatola o semiumido rispetto a quello secco. Inoltre, in presenza dello stesso tipo di carne, il gradimento del cane va alla carne inscatolata rispetto a quella appena cotta e alla carne cotta rispetto a quella cruda. Ma oltre al gusto, anche le dimensioni dei singoli pezzetti di cibo e l’odore del cibo medesimo sembrano importanti nell’influenzare l’appetibilità dell’alimento. In particolare l’odore sembrerebbe essere l’elemento più importante nell’influenzare le graduatorie delle preferenze. Prova ne sia che se si consente al cane di annusare il suo cibo preferito, per indurlo a mangiarne un altro bisogna ricorrere all’inganno. A riprova del fatto che gusto ed olfatto sono strettamente legati, e che la palatabilità del cibo non dipende solo dal gusto degli animali, si può verificare che privando il cane del senso dell’olfatto (anosmia) questi perde la preferenza per un tipo di carne rispetto ad un’altra. Pur mantenendo le preferenze di base: dieta carnea piuttosto che una costituita da cereali. Per quanto concerne i cuccioli, questi manifestano preferenza per i cibi sempre nuovi anche se l’influenza della madre e l’appetibilità del cibo giocano un ruolo importante sulle loro scelte. Ma anche altri elementi, oltre alla palatabilità del cibo, sono importanti nel controllo dell’assunzione dell’alimento nel cane. Oltre alla modalità di somministrazione dei pasti, precedentemente vista, importanti sono anche facilitazione sociale e temperatura ambientale. Ma anche i fattori gastroenterici, la fase estrale del ciclo (per le femmine), l’utilizzazione del glucosio e l’omeostasi del peso corporeo rivestono un ruolo di primo piano nel controllo dell’assunzione dell’alimento nel cane. Per chi volesse approfondire l’analisi di questi ultimi elementi (come non mi è possibile fare in questa sede per motivi di spazio) rimando alla consultazione del mio libro dove questi sono ampiamente sviluppati. In questa sede, invece, illustrerò il ruolo ricoperto dalla facilitazione sociale e dalla temperatura ambientale sull’assunzione dell’alimento nel nostro cane domestico.