[…] Per quanto concerne i comportamenti dei maschi, questi sono attratti dalle cagne in estro. Il loro comportamento di corteggiamento nei confronti delle femmine in calore è molto variabile. Essi infatti possono mostrare estremo interesse come essere completamente indifferenti verso la femmina; nonostante questo disinteresse si può avere l’accoppiamento in entrambi i casi. Anche il comportamento ludico può essere assai marcato o completamente assente; inoltre il maschio annusa la testa e la vulva della femmina e può leccarle le orecchie. La durata della fase di gioco e dell’ispezione olfattoria può variare in diretta relazione alle precedenti esperienze del maschio e della femmina, al grado di dominanza tra i due, al periodo dell’estro ed all’interesse sessuale di entrambi i partner. A tal riguardo si fa presente come le cagne possano essere forzate ad accettare l’accoppiamento da parte di un maschio forte ed aggressivo che dà loro la caccia, finchè non sono esauste, trattenendole con i denti per il collo o ponendo loro una zampa sulla schiena. Come si è detto precedentemente, la femmina, alla fine dell’estro, permette al maschio di montarla. Questi monta in risposta all’immobilità della stessa: la afferra con le zampe anteriori appena cranialmente alla pelvi; poi spinge con il bacino e quando è avvenuta la penetrazione il numero di spinte aumenta. A titolo di curiosità si ricorda che maschio e femmina che rimangono assieme possono accoppiarsi fino a cinque volte in un giorno. Le altre due fasi del ciclo estrale sono rappresentate dal metaestro (diestro) e dall’anestro. Durante il metaestro la cagna non è più recettiva all’accoppiamento, ma in alcune circostanze può consentire le monte. Anche durante l’anestro la cagna non è più recettiva all’accoppiamento e non manifesta alcun comportamento sessuale recettivo. Per quanto concerne la comparsa del comportamento sessuale nel cane, si ricorda come nei cuccioli questo può manifestarsi già dall’età di 5 settimane, e la monta diventerà una parte importante del repertorio sociale del maschio adulto. Questa, come in molti altri mammiferi, viene usata come segnale di dominanza: un animale sottomesso permetterà tale atteggiamento ad un maschio dominante, mentre lo stesso atteggiamento non verrà in alcun modo tollerato da un soggetto dominante. Per lo sviluppo di un comportamento sessuale normale, si ricorda il ruolo fondamentale ricoperto dal contatto sociale. Si è visto, infatti, che i cani allevati in condizioni di isolamento sociale mostrano un anormale orientamento durante la monta. Inoltre questa incapacità persiste più a lungo di quanto non succeda in soggetti sì con limitate esperienze sessuali, ma che hanno avuto maggiori contatti sociali. Per quanto concerne l’inizio della pubertà vera e propria, questo può variare molto in relazione alle caratteristiche individuali. Anche se non c’è una stretta correlazione tra l’età in cui si può arrivare alla pubertà e la conformazione o la taglia del soggetto, si riscontra comunque che le razze più piccole raggiungono prima la pubertà delle razze caratterizzate da taglia maggiore. Nel cane maschio l’età della pubertà coincide con un aumento della produzione del testosterone plasmatico da parte dei testicoli, si manifesta ad un’età variabile tra i 6 e i 15 mesi e viene raggiunta prima da soggetti di piccola taglia. Anche nella cagna la comparsa della pubertà è molto variabile ma comunque si manifesta generalmente nel periodo compreso tra i 10 e i 12 mesi di età della femmina. Anche in questo caso, generalmente, prima nelle razze di piccola taglia. Interessante è notare che la pubertà può essere indotta in una femmina ponendola a contatto con una cagna in calore. Chi volesse approfondire questo argomento potrà farlo consultando il mio libro, dove lo stesso, e anche i problemi attinenti la sfera sessuale del cane, sono stati ampiamente sviluppati.