[…] Altro errore imputabile al proprietario può essere quello di non avere abituato il proprio cane a giocare appropriatamente perché, volontariamente o meno, lo ha incoraggiato al gioco violento. A tal proposito mi preme ricordare che nessun cucciolo o cane adulto dovrebbe mai essere schiaffeggiato sul muso o sulla testa durante una fase di gioco. Analogamente il proprietario non dovrebbe mai offrirgli una mano o un braccio da afferrare durante l’attività ludica. In proposito, ricordo che tutti i giochi dovrebbero avvenire solo con gli appositi giocattoli. L’aggressività durante il gioco può creare spesso un circolo vizioso: il cane tende a diventare ancor più aggressivo pur di ottenere una qualsiasi risposta da parte del suo proprietario. Per tale motivo è importante che il proprietario impari a giocare con il suo cane (cucciolo o esemplare adulto che sia) solamente attuando modalità ludiche che gli consentono di mantenere sempre il controllo della situazione e soprattutto dell’intensità delle interazioni. E’ importante anche che il proprietario insegni al suo compagno a quattro zampe a comprendere se si è comportato bene nei suoi confronti, avendo un atteggiamento eloquente nei confronti del proprio cane. Come ho ricordato nei miei precedenti articoli sullo sviluppo comportamentale, e ho ampiamente illustrato nel mio libro, i cuccioli che non sono stati sufficientemente esposti agli altri cani spesso giocano con loro in modo inappropriato. Ciò avviene proprio perché non hanno mai imparato a farlo. Questo comportamento può provocare dei seri problemi una volta che il cane avrà raggiunto l’età adulta e si troverà nella condizione di dover rapportarsi con altri esemplari adulti. Infine va ricordato che se l’aggressività nel gioco continua dopo ripetute esposizioni, sarebbe preferibile evitare il gioco medesimo, in quanto la natura del gioco normale nel cane può portare un cane normale a percepire segnali di minaccia dove non ce ne sono.