[…] Esiste una correlazione inversa tra gioco ed aggressività: più si manifesta il gioco meno si manifesta l’aggressività. Ciò è riscontrabile anche in natura comparando i cuccioli di tre specie di canidi e la loro aggressività: i cani erano i più giocosi, i coyote i meno giocosi, i lupi a metà strada tra i due. Questa caratteristica può essere sfruttata scientificamente: l’analisi della lotta e del gioco può rivelarsi utile per identificare canidi con genotipo sconosciuto. Sempre in ambito di studi sul gioco effettuati su diverse specie di Canidi, si è visto che le specie più sociali, cioè i cani e i lupi, intraprendono interazioni giocose più numerose e più precoci rispetto alle specie più solitarie come il coyote e la volpe rossa. Questa è una ulteriore conferma che il gioco contribuisce allo sviluppo della comunicazione sociale tra i membri della cucciolata, il che sarà loro di aiuto per inserirsi socialmente nel branco. Da quanto fin qui illustrato risulta chiaro che una delle principali funzioni del gioco sia quella di consentire ai partecipanti all’attività ludica di sviluppare le proprie capacità di comunicazione. Prova ne sia che si è visto che i cuccioli allevati in isolamento, una volta uniti ad altri cuccioli, preferiscono la compagnia di cuccioli allevati nello stesso modo piuttosto che la compagnia di cuccioli allevati in gruppo. Questo porta ad ipotizzare che i cuccioli preferiscono la compagnia di altri cuccioli che possiedono simili livelli di capacità comunicativa. Infatti i cuccioli allevati in gruppo sono in grado di mettere in atto gesti e comportamenti di difficile o impossibile comprensione da parte dei soggetti allevati in isolamento e che quindi non hanno imparato ad interpretare quel tipo di linguaggio. Infine, a titolo di curiosità, ricordo che il gioco, oltre alle svariate funzioni sopra menzionate, può essere agevolmente utilizzato anche con finalità diagnostiche: l’assenza di tale comportamento in cuccioli di 3-9 settimane è un chiaro indice di un problema patologico. Invece cuccioli ben nutriti, sani e tenuti in ambienti climaticamente confortevoli, tendono a giocare molto spesso.