Il cucciolo sporca in casa? Non arrabbiatevi, ma...pazienza e coerenza!
18 gennaio 2013
5 min

Il cucciolo sporca in casa? Non arrabbiatevi, ma...pazienza e coerenza!

Dove deve sporcare un cane? A quanti mesi non farà più i bisogni in casa? Ѐ giusto mettergli il tappetino assorbente, fino a quando non riuscirà a controllarsi? Sono queste, domande comunissime, che chiunque abbia un cucciolo si è sicuramente posto.

L’argomento in questione è uno dei più gettonati e ricchi di rimedi e soluzioni: da quelli della nonna – molto empirici e sbrigativi per la verità – a quelli più “scientifici”, con spiegazioni cervellotiche e rimedi degni di un trattato di psicanalisi freudiana.

Come sempre vi invito alla calma, a non fare di tutta l’erba un fascio e a pensare che la soluzione stia nel mezzo.

Innanzitutto, una precisazione: il cane raggiunge il proprio controllo pienamente o quasi non prima del quarto/quinto mese di vita. Fino a quel momento non possiamo aspettarci molto, se non iniziare a dargli le corrette abitudini per metterlo nella giusta direzione.

Noterete che il vostro cane ha delle predilezioni particolari per uno o più posti che vengono prontamente eletti a “gabinetti”: fate caso non solo all’ubicazione (di solito è l’unica cosa che si nota), ma anche alla superficie su cui preferisce sporcare. C’è chi sceglie il duro pavimento, perché nelle prime settimane era in casa o in allevamento e quindi aveva sempre a disposizione una superficie dura, ma c’è anche chi va sul tappeto o se può sul prato, sempre per questo motivo. Un buon trucchetto per tenerlo sempre sotto controllo è di fargli indossare un collarino con un campanellino, in modo da sapere sempre se si sta recando verso il luogo prescelto per i suoi bisogni.

Lasciamo loro la scelta nei primi giorni, una forzatura fin da subito può essere controproducente, con il rischio che poi il cane non la faccia più in nostra presenza. Quello che nei primi giorni possiamo, anzi dobbiamo fare, è iniziare a dare al cucciolo una cadenza regolare e ogni due ore portarlo fuori, premiandolo con un piccolo bocconcino e una coccola ogni volta che la fa.

Logicamente ciò non ci risparmierà subito dal dover pulire i bisognini, in casa ne arriveranno ancora e tanti, ma siamo partiti con il piede giusto!

Nel frattempo, quando al nostro piccolo scappa, evitiamo di punirlo o di farlo sentire in colpa. A mio avviso, i rimedi della nonna non sempre sono infallibili e ho visto proprietari davvero in crisi per colpa del muso infilato nei bisogni (tra l’altro è ripugnante!) o delle giornalate sul dorso del cane.

Come dobbiamo allora comportarci?

La cosa migliore, secondo me, è ignorare il fattaccio e pulire quando lui non vi vede. Mettetelo in un’altra stanza con indifferenza e solo allora apprestatevi a ripulire. Ricordatevi che sgridare, punire o anche solo gesticolare, oltre a creare un vero e proprio “rituale”, potrebbe anche portare al fatto che il cane non sporchi più in vostra presenza per paura di una delle già citate conseguenze e, quindi, ovviamente a non fare i bisogni nemmeno in passeggiata, per tenerseli tutti e lasciarli andare non appena ha la possibilità di allontanarsi da voi. Inoltre, pulire soprattutto la cacca in sua presenza potrebbe instaurare il meccanismo del furto (il ragionamento è: “Se la prende lui allora è preziosa e importante, quindi la tengo io”, in altre parole può arrivare – scusate la franchezza – a mangiarsela).

Armatevi, dunque, di pazienza e siate positivi: ricordate che, per istinto, un cane non sporca mai nella sua tana, salvo che non abbia un problema di salute o non sia costretto a farlo!

Quest’ultimo concetto ci porta a parlare delle famigerate traversine assorbenti e del fatto di obbligare il vostro amico a sporcare solo su quelle: premetto che io non le amo per niente! Molti cani sono puniti, perché invece della traversina ogni tanto bersagliano il prezioso bukara del salotto. Chi gli fa capire che quello è un tappeto persiano? Per lui è morbido e ha la stessa consistenza della traversina, quindi va bene… dategli torto!

Certo, posso capire che tanti di voi non hanno giardino ed escono al mattino tornando solo nel tardo pomeriggio dal lavoro, ma, se proprio non c’è alternativa, quantomeno cercate di lasciare il giornale (meglio, c’è minore rischio di confusioni) o il tappetino solo come ultima soluzione e, in ogni caso, non appena rientrate a casa portate subito il vostro amico a spasso, premiandolo e incoraggiandolo non appena fa i suoi bisognini. Per chi può, anche se siamo in tempi di crisi e mi rendo conto che è difficile far tornare i conti, ci sono i “petsitter” che, senza farvi spendere cifre esorbitanti, possono aiutarvi per far “spezzare” la giornata al quattro zampe, in fondo anche mezz’ora può bastare.

In conclusione, è necessario precisare che non sono solo l’incontinenza del cucciolo o i lunghi periodi in casa a causare questo fastidioso problema. Possono esserci altre ragioni, quali la territorialità, l’ipercontrollo degli spazi, la paura legata a eventi improvvisi (ad esempio, rumori forti, temporali o petardi) oppure l’ansia da separazione.

In questi casi, a maggior ragione vi consiglio di non arrabbiarvi (peggiorereste solo la situazione!) e di rivolgervi a un educatore cinofilo qualificato e di comprovata esperienza, oppure a un bravo medico veterinario comportamentalista, che può aiutarvi a risolvere al meglio la situazione. Niente rimedi della nonna, ma anche niente “fai da te”, imitando i vari dog trainers di gran voga in TV: anche per i cani vale il concetto che ogni testa è un piccolo mondo!

Paolo Bosatra – Educatore cinofilo

paolo@lallegracagnara.it