Troppo spesso sento dire ai proprietari di cani : “Educatore? No, grazie!” come se fosse una tremenda vergogna rivolgersi a un esperto. Eppure dovrei capirli perché in fondo ci sono passata anche io, anche io sono stata vittima del pensiero “Mbè ma che ci vuole a educare un cane? Visto uno li hai visti tutti …”. Talmente tanto sicura di me che ci ho messo ben due anni prima di riconoscere di avere un problema, (e che problema! La mia meticcia di Amstaff è un cane morsicatore) e rivolgermi a un esperto in grado di aiutarmi. Quelle sessioni di “educazione” mi sono piaciute così tanto che ho deciso di diventare anche io un educatore cinofilo.
Andare da un educatore non è motivo di vergogna, non significa ammettere di essere dei perdenti o dei cattivi proprietari. Al contrario è un atto d’amore nei confronti dei nostri cani, perché desideriamo conoscere più da vicino il loro mondo, vogliamo condividere con loro al meglio la Nostra vita. Ѐ un’occasione imperdibile per capire da vicino come funziona la mente del cane, ma soprattutto per crescere e diventare delle persone consapevoli. L’educatore ti insegna a fidarti del tuo animale, cosa che a non tutti viene spontanea, ma soprattutto aiuta a creare la “relazione” prerogativa imprescindibile per avere un sano rapporto con il nostro quadrupede.
Ѐ importante avere una cultura cinofila, perché attraverso questa si crea un mondo circostante migliore, si impara a rispettare tutti gli individui, si impara a porsi domande, ma soprattutto si impara il rispetto, che purtroppo la disinformazione, l’ignoranza non insegnano. Spesso si commette l’errore di pensare che l’educatore insegni al cane l’educazione, ma in realtà il compito fondamentale del mio lavoro è far capire alle persone che i cani non sono esseri umani, non hanno le nostre stesse consapevolezze, non hanno la nostra stessa visione delle cose. Sono esseri differenti e in quanto tali, spesso, c’è bisogno di una guida che aiuti ad averne la corretta gestione.
Spesso mi chiamano proprietari che hanno già problemi importanti con dei cani che sono ancora cuccioli, e mi dicono “Eh sì, lo so che abbiamo sbagliato, ma non sapevamo fare altrimenti”, e io mi domando ma perché si tende a sottovalutare quest’aspetto? Ci sono educatori in tutte le regioni d’Italia, in televisione e alla radio ci sono sempre più programmi che parlano di cultura cinofila, eppure le persone continuano ancora a credere che non hanno bisogno di una mano, ti chiamano quando hanno già un problema conclamato e il lavoro è più lungo e difficile, e molti rinunciano appena capiscono che non sarà una cosa facile.
Da poco mi sono trasferita in una città del Centro-Est e sto incontrando non poche difficoltà anche con persone che dovrebbero diffondere una corretta cultura cinofila, come veterinari, negozianti e toelettatori. Non avendo ancora la possibilità di farmi un centro cinofilo, sono andata a proporre le puppy classes agli ambulatori veterinari, che mi hanno, molto gentilmente, liquidato con un sorriso un po’ beffardo, così come nei negozi di animali cui ho proposto una consulenza gratuita una volta a settimana per i loro clienti. Addirittura alcuni veterinari hanno consigliato a dei miei clienti il collare con le punte.
Ѐ sicuramente difficile diffondere una corretta cultura cinofila, ma non per questo ci si deve arrendere. Ma la domanda fondamentale è: quanto è importante essere “educati” nei confronti dei nostri quadrupedi? Si tende sempre o comunque spesso a pensare che i cani debbano essere educati per noi proprietari, che debbano saper andare al guinzaglio, che non debbano abbaiare, che, insomma, debbano rispondere prontamente a ogni nostro comando, ma raramente ci si fa un esame di coscienza e si affronta la questione che i primi a dover essere educati dovremmo essere noi proprietari. Capire il nostro cane, le sue esigenze, accettare i suoi limiti e le sue caratteristiche, non invadere i suoi spazi capire la giusta prossemica e la corretta postura da adottare e assecondare in parte la sua parte istintuale sono concetti fondamentali per creare un rapporto sano ed equilibrato con il nostro Compagno e l’educatore cinofilo è la figura giusta per insegnare la “cinoconsapevolezza”.
Credo che avere un cane educato sia importante, ma per il cane avere un padrone educato dovrebbe essere un suo diritto inoppugnabile.