Inki Sjosten nel suo libro “Ubbidienza generale” spiega quali sono i premi (rinforzi positivi) attraverso i quali ricompensare il cane. Nell’illustrare ciò fa riferimento alla figura del quadrifoglio, ciascuno dei quattro petali rappresenta una tipologia di premio:
1) cibo: leccornie varie gradite al cane;
2) contatto sociale: carezze, coccole lodi, interazioni con il padrone;
3) giochi di caccia: giochi basati sul predatorio come quello delle due palline identiche (si lancia una pallina al cane e quando lui torna verso di noi si negozia uno scambio con una pallina identica);
4) il gioco del tira e molla: straccetto annodato, corda, corda con palla all’estremità eccetera. Con questi giochi si fa il “tira e molla” e si insegna il comando “lascia”.
Il proprietario ha a disposizione quattro tipi di premi attraverso i quali strutturare l’educazione e l’addestramento. Sta alla sua sensibilità e a quella dell’educatore/addestratore (se si frequenta un corso puppy o un corso di ubbidienza di base) capire quale funziona meglio con un determinato soggetto e in una data situazione. La teoria del quadrifoglio si basa sul presupposto che l’addestramento vada costruito sul premio e non sulla punizione: un cane premiato quando esegue il comportamento che noi desideriamo sarà più propenso a ripeterlo.