L’angiogenesi è una componente fondamentale della crescita tumorale. Infatti,l’angiogenesi permette al tumore l’apporto di ossigeno e di altri elementi essenziali per la sua continua crescita e lo sviluppo di metastasi.
Drawing reproduced from The Stehlin Foundation for Cancer Research September 2003 newsletter.
La scoperta delle proprietà antiangiogenica dei farmaci antitumorali ha portato a sviluppare un nuovo approccio terapeutico: la chemioterapia metronomica che comporta la somministrazione di chemioterapia a basse dosi con frequenza anche quotidiana
Questa terapia impedisce la crescita o distruggere i vasi sanguigni del tumore e inibisce la crescita tumorale e può causare la distruzione del tumore. Inoltre, quest’approccio basato sull’impiego di basse dosi di chemioterapici può ridurre gli effetti collaterali di questa (alopecia, tossicità del midollo osseo, vomito e la tossicità su altri organi).
. La prima fase di crescita del tumore è descritta come avascolare. Le cellule tumorali quindi utilizzano ossigeno e sostanze nutrienti per semplice diffusione. Viene raggiunto un equilibrio tra proliferazione e apoptosi ( la normale morte cellulare programmata) e la crescita del tumore rimane limitata. La fase successiva, denominata “fase dormiente della cellula tumorale ” può durare anni. Dopo questa fase, l’organismo può attivare uno “switch angiogenico”, che spinge il tumore ad una fase di vascolarizzazione, attraverso un reclutamento di nuovi vasi sanguigni e quindi entrare in una fase di proliferazione esponenziale. Lo “switch angiogenico” è controllato da un delicato equilibrio tra fattori pro e anti antiangiogenici che sono presenti nel microambiente tumorale. I fattori predominanti che sono in grado di sbilanciare l’ equilibrio a favore della angiogenesi, sono vari quali l’ipossia, una diminuzione del pH extracellulare e l’infiltrazione di cellule immunitarie. Ci sono un gran numero di fattori di crescita pro-e anti-angiogenici coinvolti nell’angiogenesi tumorale. Il tasso d’aumento dei fattori di proangiogenici nel microambiente tumorale innesca una cascata di fattori angiogenici con l’attivazione di cellule endoteliali che tappezzano la parete dei vasi sanguigni che circondano il tumore
Nella Chemioterapia Metronomica Veterinaria i chemioterapici vengono adoperati a dosaggi bassi spesso associati a farmaci inibitori della COX 2(La ciclossigenasi (Cox)-2 è un enzima chiave nella sintesi delle prostaglandine e svolge un ruolo importante nella cancerogenesi)anch’essi sotto dosati per evitare la tossicita’.
La Chemioterapia Metronomica non è comunque in grado di debellare la malattie residua e può soltanto “trasformare” il tumore in una patologia cronica con un residuo minimo stabile o dormiente attraverso meccanismi alternativi del sistema immunitario si potrebbe arrivare ad eliminare le cellule tumorali restanti .Si deve associare ad una Terapia Metronomica (che impedisce la crescita e la metastasi) una stimolazione del sistema immunitario ed una induzione dell’apoptosi cellulare grazie a Fitoterapici, Citochine Omeopatizzate,Micoterapia ed Nutraceutici in grado di neutralizzare la massa neoplastica o per lo meno di arrestare la sua crescita nel tempo
Dott Alessandro Prota
Consulenza Veterinaria on line 3393201159