È la complessa manifestazione clinica di una malattia cresciuta tra mito e realtà. A causa di tale complessità spesso e volentieri, vuoi per ignoranza vera, vuoi per scarsa informazione, vuoi per semplice comodo e/o vantaggio economico, vengono create delle vere e proprie mitologie sull’argomento con fondamento scientifico pari a zero e di alta gravità morale.
L’autore di questo articolo è un medico veterinario che da 20 anni si occupa di ortopedia e vuole presentarvi un riassunto semplice e chiaro.
La displasia ha sicuramente una base genetica: due genitori esenti non fanno necessariamente dei cuccioli esenti, ma due genitori colpiti molto probabilmente fanno cuccioli e/o nipoti con la displasia.
È influenzata dallo sviluppo dei primi mesi di vita: un cucciolo obeso che salta dal mattino alla sera ne favorisce la manifestazione. Porta inevitabilmente ad artrosi e quindi dolore: magari non a 1 anno, ma nel corso della vita del cane. Ci sono delle razze più predisposte, ma può colpire anche i meticci.
Si può diagnosticare prima dei sei mesi di vita, ma si può certificare l’esenzione solo dopo l’anno o più di età. Oggi si può curare seriamente ed evitare sofferenze future al proprio animale.
Fare un indagine radiografica non fa venire la displasia. Per fare una corretta diagnosi bisogna rivolgersi a un veterinario che si occupa di ortopedia.
Se ti interessa l’argomento, segui questo filmato.