Una volta passato indenne lo stomaco e raggiunto l’intestino tenue il parassita si attacca alla parete intestinale del paziente interferendo nell’assorbimento di grassi e carboidrati causando una sintomatologia che si traduce in diarrea e conseguente disidratazione. Tale diarrea, in relazione allo stato fisico del soggetto, può manifestarsi come forte, debole, incostante ed addirittura quasi assente anche se l’animale colpito è comunque eliminatore del parassita.
La sintomatologia si esplica normalmente con:
-diarrea
-gonfiore addominale
-appetito diminuito
-disidratazione con conseguente perdita di peso.
Il sintomo diarrea a volte cessa per qualche giorno per poi comunque riapparire. La diagnosi deve essere effettuata in base ad almeno tre campioni di feci raccolti in diversi Giorni, tuttavia se l’infestazione è imponente anche un solo campione può essere probante.
Il test di elezione è un ELISA test: è un test rapido con un riscontro in circa 10 minuti.
La prevenzione consiste nell’attenzione di evitare che l’animale beva acque non potabili o assuma feci di altri cani.
La terapia consiste nel riportare il soggetto in piena salute con il supporto di una alimentazione adeguata e ricca in vitamine, proteine e carboidrati. E’ altresì indicato l’uso di probiotici intestinali (fermenti ecc) per ripristinare la flora batterica.
In seconda battuta l’utilizzo di farmaci specifici come Metronidazolo e Fenbendazolo somministrati per alcuni giorni e non interrotti fino all’esame coprologico di controllo. Sono farmaci che utilizzati in terapia continuativa possono non essere scevri di effetti collaterali per cui è necessario un eventuale monitoraggio (soprattutto epatico).
Da come descritto la Giardiasi è una parassitosi con sintomi a volte banali, facilmente sottovalutati dal proprietario ma che a lungo andare possono esitare in forme gravi tali da alterare l’equilibrio metabolico del soggetto che ne è affetto.
Autore:
Dott. Federico Nota
Medico Veterinario
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