La valutazione morfologica del cucciolo
21 marzo 2013
4 min

La valutazione morfologica del cucciolo

cura

La cessione dei cuccioli avviene tra i due e i tre mesi di età: è troppo presto per decretare chi diventerà un campione di bellezza, ma non troppo presto per notare alcuni difetti morfologici importanti.

Allevo Bovari del Bernese e ho scritto una monografia dettagliata sulla razza, che è stata successivamente tradotta anche in inglese (Il Bovaro del Bernese ieri e oggi – The Bernese Mountain Dog Yesterday and Today – Edizioni Al Trovante). Durante la stesura di quest’opera ho preparato un paragrafo sulla valutazione morfologica del cucciolo di età compresa tra le otto e le dieci settimane. Le considerazioni che qui seguono sono il risultato della mia esperienza come allevatrice amatoriale e sono pensate per la mia razza (il Bovaro del Bernese), ciò non toglie che alcune di loro, come ad esempio il colore degli occhi, le chiusure dentarie, la forma del muso e degli arti possano essere considerate universalmente utili.

Tra le otto e le dieci settimane si notano già le prime differenze tra i fratelli di cucciolata e i maschi iniziano a essere più grossi delle femmine e ad avere teste più massicce. A questa età alcuni difetti morfologici sono già evidenti: parte di loro è destinata a restare invariata, mentre un’altra parte potrebbe migliorare o addirittura sparire. Nel Bernese i difetti che possono attenuarsi sono: entropion, ectropion, ossatura leggera, arti anteriori mancini, arti posteriori vaccini, code portate arrotolate sul dorso. I difetti che possono scomparire sono le palpebre “scollate”, causate dalla pelle abbondante e lassa tipica del cucciolo e l’enognatismo. Con enognatismo s’intende la mascella più lunga della mandibola: la mandibola cresce più lentamente rispetto alla mascella pertanto questo difetto è destinato a scomparire con il passare dei mesi, fino ad arrivare a una chiusura corretta (accade la stessa cosa anche in altre razze, come ad esempio il setter irlandese n.d.r.). Il prognatismo, invece, ovvero la mandibola più lunga della mascella, se presente è destinato a rimanere e a volte ad aggravarsi. Anche l’occhio azzurro è destinato a rimanere.

L’angolo dello stop (salto naso frontale) è destinato a rimanere invariato con la crescita, mentre per capire quale sarà il colore degli occhi definitivo (fatta eccezione per l’azzurro) occorre attendere le 12 settimane: è comunque improbabile che un’iride chiara scurisca un po’…

A questa età è possibile rilevare le proporzioni altezza/lunghezza che il cucciolo avrà da adulto ed effettuare una prima valutazione degli arti e delle loro angolature: si appoggia il cucciolo su un tavolino, lo si solleva di circa 20 cm tenendo una mano sotto la sua gabbia toracica e una tra gli arti posteriori, poi lo si rimette sul tavolo facendo appoggiare tutti e quattro gli arti contemporaneamente. A questo punto possiamo esaminare gli appiombi visti da davanti, da dietro e lateralmente. Stessa cosa per le angolature. Buoni appiombi difficilmente peggioreranno, cattivi appiombi hanno qualche margine di miglioramento, ricordatevi inoltre che è normale che cuccioli di otto settimane appaiano piuttosto tozzi.

A 60-70 giorni è possibile valutare la discesa dei testicoli nei maschi e “allarmarsi” se questa non si è ancora verificata.

Per quanto riguarda la tessitura del pelo, a 60 giorni non è ancora definitiva, ma è possibile dire qualcosa sul colore. Al momento della nascita i cani devono già presentare il mantello tipico: nero, focature e bianco in punti stabiliti. Il nero è destinato a rimanere uguale, le focature a schiarirsi (alla nascita sono molto scure) e le tracce di bianco a ridursi: un fattore da tenere in considerazione, se si punta alla carriera in esposizione. L’evoluzione dei mantelli e dei loro colori è caratteristica di ogni razza (o di gruppi di razze affini), basta pensare ai Drahthaar e ad altre razze a pelo duro che nascono “pezzati” e si trasformano man mano in roani, anche in loro il bianco si riduce. In cani come il Dalmata e il Setter inglese, invece, accade il contrario, con i “puntini” che aumentano man mano che il cucciolo cresce.

 

Silvana Vogel Tedeschi