Queste caratteristiche di per sé non sono né buone né cattive È l’uomo che trova in queste caratteristiche quelle utili per i propri scopi, per il cane sono semplicemente parti della sua personalità. Semplicemente, o le ha molto sviluppate o si presentano in maniera ridotta. Questo per dire che il cane non sa di essere buono o cattivo o coraggioso, è l’uomo che rinforza delle caratteristiche precise che, quindi, il cane tenderà a riproporre in maniera più frequente, dato che il suo compagno umano lo gratifica quando emette un certo comportamento.
Analizziamo alcune delle doti caratteriali che vi ho elencato. La tempra è la misura e la capacità di tollerare stimoli esterni. Con reattività (o temperamento) si indica la velocità di razione del cane agli stimoli esterni. L’aggressività è la capacità del cane di reagire con un comportamento aggressivo a uno stimolo minaccioso. La socialità è la predisposizione che il cane ha nell’entrare in contatto con gli esseri umani, con i suoi simili o con altre specie animali. La docilità è la capacità di accettare l’uomo come guida e, quindi, seguire le indicazioni che gli impartisce. La curiosità è la capacità del cane di conoscere e la volontà di scoprire il mondo che ci circonda.
Queste sono alcune doti caratteriali del cane, che si troveranno in misura maggiore in alcune razze e in misura minore in altre. Questo dipende dal perché ogni razza è stata creata, quindi prima di sceglierne una ben precisa sarebbe utile documentarsi sulle predisposizioni della razza e sulle doti caratteriali e per quale compito è nata. Valutare, quindi, se queste caratteristiche sono compatibili con la nostra vita quotidiana.