La vita del cane si può sostanzialmente suddividere secondo il seguente schema: 1) cucciolo, in questa fase esistono dei “momenti critici”, che influenzano il corretto sviluppo psicologico e sociale dell’animale; 2) adolescente, periodo particolare in cui, più che in altri, il cane potrebbe avere delle difficoltà a mantenere l’equilibrio e l’autocontrollo; 3) adulto, generale tendenza alla stabilità comportamentale; 4) anziano, in questa fase è importante favorire il benessere fisico e stimolare le capacità di adattamento del cane.
Il comportamento di ciascun cane è determinato sia dalla genetica sia dall’ambiente in cui vive. Le circostanze ambientali, spesso dipendenti dall’uomo, sono quelle che determinano maggiormente un effetto “benefico o nocivo” sul carattere del cane; l’entità di tal effetto dipende anche dall’età dell’animale. Per comprendere al meglio il comportamento canino è fondamentale conoscerne lo sviluppo nelle varie fasi di vita.
Etologi e ricercatori hanno individuato e catalogato differenti fasi di sviluppo comportamentale, dimostrando che i primi tre/quattro mesi di vita sono il periodo più importante e delicato, durante il quale tutte le esperienze vissute sono decisive per “formare” il carattere dell’animale, talvolta segnandolo in maniera irreversibile. Se il cucciolo non è stimolato correttamente e costantemente, in età adulta potrà sviluppare problemi comportamentali.
Il momento corretto per l’adozione di un cucciolo è circa sessanta giorni di età: durante i primi due mesi, infatti, è la madre a insegnare i “fondamenti del comportamento” come, ad esempio, il controllo del morso, l’autocontrollo, la calma e le regole fondamentali che saranno utili nella convivenza con l’uomo e con gli altri animali.
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A cura della Clinica Veterinaria Borgarello