L'inibizione del morso
26 ottobre 2012
2 min

L'inibizione del morso

Il cucciolo riceve i primi insegnamenti sull’inibizione del morso da parte della madre nel periodo che va dai 30 ai 60 giorni circa. Quello che succede è che il piccolino, giocando con i suoi fratelli, a volte nell’eccitazione del gioco morde troppo forte, causando le grida dei suoi compagni di gioco. Qui interviene la madre che, per dirla in modo molto semplice, rimprovera il gaglioffo. 

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Si viene così a creare un sistema in cui un cucciolo termina di mordere appena sente che l’altro si lamenta, per paura dei rimbrotti materni. In questo modo Fido impara a non mordere troppo forte.

Ѐ assolutamente necessario che, anche dopo i 60 giorni, quando il cucciolo è stato adottato da voi, egli continui a esercitarsi in questo lavoro. Da qui è molto importante far giocare il vostro piccolo amico con altri cuccioli, in modo che continui a imparare e a perfezionare questo importante aspetto della sua educazione.

L’inibizione del morso è molto importante perché una volta adulto Fido, nel malaugurato caso dovesse mordere, lo farà con una bocca soffice e senza causare gravi danni al malcapitato. L’inibizione del morso può essere insegnata anche dal proprietario, giocando con il cucciolo.

Ѐ un gioco molto semplice che ognuno di noi può fare con il proprio piccolo beniamino. Inizialmente è necessario non reprimere il gioco del cane che mordicchia le nostre mani. Permettiamo a Fido di giocare in questo modo, solo che ogni volta che egli stringe un po’ più forte, gridiamo “Ahi!” come se ci avesse fatto veramente male e smettiamo di giocare per uno o due minuti. Passati i due minuti, riprendiamo il gioco.

Lo scopo di tutto questo è che il cane pensi che la nostra pelle sia molto delicata e sia quindi necessario che egli faccia molta attenzione quando ci morde. Solo in un secondo momento, tra i tre e i cinque mesi di vita del cucciolo, lavoreremo per far sì che la frequenza dei morsi si riduca drasticamente.

 

Tratto dal libro ” Il cucciolo. Guida a una serena convivenza con Fido” di Antonio Sciarratta, edizione Photocity