Quante volte è capitato di trovarci in compagnia, vedere qualcuno sbadigliare e subito dopo, spinti da una forza inspiegabile, farlo anche noi? Lo sbadiglio è contagioso, si sa. Quello che non si sapeva è che può esserlo anche tra specie diverse, come uomo e cane. A confermare quest’ipotesi è uno studio condotto dall’Università di Porto in Portogallo. Un risultato per niente scontato, visto che non tutti gli animali sono in grado di sbadigliare. Tra quelli capaci di farlo, a parte cani e gatti, occorre citare pure scimpanzè, babbuini e macachi. Questa nuova ricerca, in pubblicazione su Animal Cognition, ha evidenziato come il semplice suono dello sbadiglio emesso dal padrone induca il cane a fare lo stesso. Ѐ il chiaro risultato dell’evoluzione dovuta a migliaia di anni di convivenza e il segnale di un alto grado di empatia che è andato con il tempo a istaurarsi tra le due differenti specie viventi. Secondo quanto riportato da Giornalettismo, infatti, il fenomeno dello sbadiglio contagioso indicherebbe una particolare abilità nell’entrare in empatia con gli altri, riuscendo a sintonizzarsi con il loro pensiero. D’altra parte, già uno studio di qualche anno fa, realizzato dall’Università di Londra, aveva dimostrato l’esistenza di un legame tra sbadigli ed empatia, puntando sul fatto che i bambini affetti da autismo sembrano immuni dal “contagio”, in quanto notoriamente incapaci di legarsi con altri. «Ricerche precedenti – spiega Karine Silva, a capo dei ricercatori portoghesi e biologa comportamentale – hanno mostrato che si sbadiglia più spesso alla presenza di amici e parenti, suggerendo che sbadigliare sia un modo per sviluppare l’empatia». Poi è scoperto che lo sbadiglio può essere contagioso perfino tra uomini e quattro zampe: «Nella nostra ricerca – continua ad aggiungere la donna – abbiamo analizzato la risposta dei cani al suono di uno sbadiglio umano. Su 29 cani, 12 hanno reagito sbadigliando a loro volta. Questi risultati ci suggeriscono che i cani hanno la capacità di entrare in empatia con noi, un tratto – conclude – probabilmente sviluppatosi nel corso dei 15mila anni di addomesticazione di questa specie». Alcuni studiosi si mostrano scettici nei confronti di quanto rivelato da questo studio, altri sono più fiduciosi e sperano al più presto di poter raccogliere nuove informazioni riguardo al comportamento canino. Per quanto i risultati sembrino non lasciare spazio a dubbi, i ricercatori non sanno ancora spiegare perché i cani rispondano in questa maniera agli sbadigli dei loro padroni.