L’obesità e il sovrappeso rappresentano un serio problema assai frequente negli animali da compagnia, spesso sottovalutato. Le cause d’incremento di peso sono da imputare a una cattiva educazione alimentare, intesa come scelta di tempi, modalità, qualità e quantità soggettive con le relative differenze etologiche e metaboliche esistenti tra canini e felini. A questo è necessario aggiungere le differenze nell’ambito di razze e attitudini.
Il rapporto tra un proprietario e il proprio animale domestico è basato su una scala gerarchica, in cui l’animale dipende da un punto di vista nutrizionale completamente dall’uomo. Il problema è dovuto al fatto che ogni proprietario affida il concetto di educazione alimentare al proprio buon senso, che spesso subisce l’influenza di molteplici fattori emotivi, privati, culturali, sociali perdendo oggettività.
La richiesta alimentare da parte dell’animale domestico è in relazione all’appetibilità, all’abitudine e alla noia; questi fattori, però, non rappresentano una vera necessità, ma lo diventano agli occhi del proprietario che spesso diventa erroneamente succube delle richieste del proprio animale, convincendosi di fare il suo bene. Un altro fattore importantissimo e compensatore è l’attività fisica, che per quanto riguardo il cane non può essere limitata alla passeggiata di dieci minuti al parchetto sotto casa! Il quattro zampe in sovrappeso, inoltre, diventa più pigro, sedentario e riluttante all’attività fisica.
A cura dello staff della Clinica Veterinaria Borgarello