L’omeostasi sensoriale o l’equilibrio emozionale è la capacità dell’organismo di mantenere costanti le condizioni interne al mutare di quelle dell’ambiente esterno. Quando queste condizioni di stabilità vengono a mancare, assistiamo a manifestazioni di ansia e stress.
Mafalda è un Carlino di circa due anni. Il Carlino è una razza brachicefala e, come tutte le razze col muso schiacciato, è soggetta a una serie di disordini cardio-respiratori quali: la respirazione rumorosa soprattutto nella fase di inspirazione, il russare rumorosamente durante il sonno, la scarsa resistenza all’esercizio fisico e agli sbalzi di temperatura improvvisi. Nel pieno della calda e lunga estate appena trascorsa, Mafalda ha iniziato improvvisamente ad ansimare continuamente, associando questa respirazione a continui uggiolii e stati d’irrequietezza. Portata in emergenza in ambulatorio, alla visita clinica non riuscivo ad apprezzare nulla che mi facesse temere un’insufficienza cardio respiratoria, tutto era, infatti, nella norma, se si esclude il respiro rumoroso e affannoso tipico dei Carlini.
Mafalda vive in compagnia di un altro cagnolino, un Pinscher con il quale ha un ottimo rapporto e una famiglia di quattro persone. Mafalda è molto legata alla sua proprietaria che, essendo un’insegnante, durante l’estate ha la possibilità di dedicarle molto tempo e attenzioni. Nei primi giorni di agosto, dopo più di un mese di stretta convivenza con Mafalda, la proprietaria decide di passare qualche giorno al mare e lascia la cagnolina a casa insieme al Pinscher e agli altri familiari.
Qualcosa d’importante era cambiato nel quotidiano di Mafalda e aveva iniziato a vacillare il suo equilibrio emozionale, costruito sula base di una serie di stimoli presenti nell’ambiente e che le davano tranquillità.
Questi stimoli sono costituiti dall’ambiente fisico con il proprio spazio individuale, familiarità, territorio e da una serie di stimoli sociali (presenza altri cani, persone che non fanno parte della famiglia e dei familiari che forniscono l’elemento addizionale di base sicura).
I cani imparano a mantenere un equilibrio emozionale grazie a tutti gli elementi che si trovano nel proprio ambiente sociale e, se nessuno di questi stimoli è particolarmente rilevante, l’equilibrio dipende dalla somma di tutti gli stimoli che gli forniscono una sensazione di tranquillità. Se uno di questi stimoli diventa particolarmente importante, per la sua salienza e per la sua durata si può creare una situazione di dipendenza. Ѐ il caso specifico di Mafalda che, abituata a vedere la sua proprietaria solo dal primo pomeriggio, alla fine dell’anno scolastico si è piacevolmente ritrovata la presenza gradita della stessa dal mattino alla sera. In questo caso, la presenza costante della proprietaria ha guadagnato sempre più importanza e si è trasformata in un elemento essenziale sul quale Mafalda ha fondato il proprio equilibrio e il venirne meno ha generato ansia e stress da separazione.
In questi casi è necessario ricomporre al più presto la stabilità emozionale, infatti, non appena la sua proprietaria ha fatto rientro a casa il cane ha smesso di uggiolare e ansimare. Ho consigliato alla proprietaria di ridurre gradatamente la convivenza con Mafalda, forzando la separazione anche all’interno dell’abitazione e di ridurre le feste all’arrivo e all’uscita dell’abitazione. Altrimenti, la seconda scelta è di portare in vacanza anche lei.
Marco CatellaniMedico Veterinario Comportamentalista – Etologo
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