Malattie autoimmuni nel cane e nel gatto
2 aprile 2012
5 min

Malattie autoimmuni nel cane e nel gatto

malattie
L’autoimmunità è l’incapacità di un organismo di riconoscere le sue parti costituenti come proprie, da cui deriva una risposta immune contro le proprie cellule e tessuti. Le malattie autoimmuni si generano da una risposta immunitaria iperattiva dell’organismo contro le sostanze e i tessuti normalmente presenti nell’organismo. Quasi tutte le malattie autoimmuni compaiono senza preavviso o causa apparente, e gran parte dei pazienti soffrono di affaticamento. La precisa genesi della tolleranza immunologica è ancora sconosciuta.

FATTORI CHE POSSONO CONTRIBUIRE ALLO SVILUPPO DI UNA MALATTIA AUTOIMMUNE
Genetici: alcuni individui sono geneticamente suscettibili di sviluppare una malattia autoimmune
Ambientali: è stata notata una relazione inversa fra malattie infettive e malattie autoimmuni. Nelle aree dove più di un tipo di malattia infettiva è diffusa a livello endemico, le malattie autoimmuni sono piuttosto rare e viceversa.

MALATTIE AUTOIMMUNI

Encefalomielite acuta disseminata:

forma di encefalite causata da una reazione autoimmune che in genere si sviluppa a pochi giorni o settimane da un’infezione virale o una vaccinazione.

Morbo di Addison:

causato spesso dalla distruzione autoimmune della corteccia surrenale.

Morbo di Cusching

Spondilite anchilosante:

artrite cronica, dolorosa e progressiva che colpisce principalmente la colonna spinale e le articolazioni sacro-iliache.

Anemia aplastica:

attacco autoimmune al midollo sanguigno.

IBD:

disturbo infiammatorio dell’intestino caratterizzato dall’infiammazione cronica del tratto intestinale. I sintomi principali sono dolore addominale e diarrea.

Diabete mellito di tipo I:

quando è caratterizzato dalla deficienza o assenza di produzione di insulina è spesso una conseguenza dell’attacco autoimmune delle cellule-beta negli isolotti di Langerhans del pancreas.

Polineuropatia diemelinizzante:

infiammatoria acuta.

Poliradicolonevrite idiopatica acuta

Ipotiroidismo:

caratterizzata da iniziale infiammazione della tiroide con poi una ipofunzione.

Tiroidite:

che provoca un ipertiroidismo.

Miastenia grave:

disturbo della trasmissione neuromuscolare che porta a debolezza e affaticamento. La debolezza è causata dagli anticorpi in circolo che bloccano i recettori dell’acetilcolina situati nelle giunzioni neuromuscolari.

Nevrite ottica:

infiammazione del nervo ottico che può causare la parziale o totale perdita della vista.

Pemfigo:

disturbo autoimmune che causa la formazione di vesciche e piaghe infiammate sulla pelle e sulle mucose

Poliartrite:

nei cani è una reazione autoimmune che colpisce le articolazioni dei cani e, sebbene rara, può rendere un cane immobile anche a giovane età.

Artrite reumatoide:

malattia autoimmune che colpisce le articolazioni delle ossa.

Sindrome di Sjögren:

disturbo autoimmune in cui le cellule immunitarie attaccano e distruggono le ghiandole esocrine che producono le lacrime e la saliva.

Anemia emolitica autoimmune:

disturbo caratterizzato dall’attacco dell’immonoglobulina M contro i globuli rossi.

Processi degenerativi a carico del rene

LE CAUSE DELLE MALATTIE AUTOIMMUNI

Tra le cause principali va riconosciuto che in campo veterinario spesso si eccede nel vaccinare, alcuni studi universitari hanno riconosciuto che il vaccino crea una immunità che dura per più anni e che, quindi, è inutile e dannoso vaccinare ogni anno.

Una preoccupazione per i proprietari di cani di piccole dimensioni è la quantità di vaccino da somministrare, infatti, a un Chihuahua viene iniettata con la stessa quantità di vaccino che ad un Alano. Alcuni ricercatori sostengono che, poiché a livello cellulare ogni cane ha lo stesso numero di siti recettoriali, non vi è alcun motivo per regolare i dosaggi in funzione della dimensione del corpo. Tuttavia gli studi dimostrano che più piccolo è il cane, tanto maggiore è il suo potenziale per la reazione al vaccino. I cani piccoli (specie di colore bianco) hanno una maggiore sensibilità al vaccino.(forse per la dose eccessiva?)

Non tutti i cani possono essere sottoposti a richiamo vaccinale, inoltre è pericoloso vaccinare i soggetti allergici, con malattie degenerative (renali, intestinali, epatiche, neurologiche, ecc.). Spesso dopo una vaccinazione ci possono essere episodi di riacutizzazione di processi infiammatori a carico di vari organi, sono frequenti encefaliti post vaccinali ed epilessie in soggetti ipervaccinati
Alcune neoplasie del sangue, come leucemie, possono essere scatenate da vaccinazioni.

I vaccini polivalenti (che coprono più malattie) creano maggiore reattività immunitaria con una stimolazione eccessiva, con produzione (in soggetti predisposti) di autoanticorpi che attaccano le cellule di vari organi dell’animale vaccinato. La produzione di autoanticorpi è favorita, anche, da un’alterazione enzimatica provocata da una intossicazione cronica, stress ossidativo cellulare e tessutale, eccesso di farmaci, inquinanti ambientali e alimentari che alterano il sistema immunitario che impazzisce portandosi in uno stadio di iperattività. L’iperattività nel tempo porta a una disfunzione immunitaria, aprendo le porte a malattie degenerative e neoplastiche.

Le intolleranze alimentare possono essere la spia di un sistema immunitario alterato. L’alterato assorbimento degli alimenti causato da una flora intestinale squilibrata e da un sistema enzimatico carente provoca l’assorbimento nel sangue di alimenti parzialmente digeriti (vengono riconosciuti come corpi estranei), che inducono una risposta immunitaria anomale con produzione di autoanticorpi che possono depositarsi in vari organi (rene, fegato, valvole cardiache meningi, tiroide, pancreas, ghiandole surrenali, articolazioni, placche motrici, nervi, ecc.).

Il sistema immunitario è molto complesso e la sua regolazione e alla base di una terapia nelle malattie autoimmune. Compito del veterinario è eliminare le possibili cause (eccesso di vaccinazioni, alimenti industriali, antiparassitari tossici, eccesso di farmaci, intossicazioni croniche), solo cosi è possibile cercare di arginare malattie cosi complesse che, se non curate, possono compromettere seriamente la salute del cane e del gatto.

Dott. Alessandro Prota
 Chirurgo Veterinario Esperto in Medicina Naturale
Consulenza on line 339/3201159