Il primo tende ad evidenziare la percentuale di cheratinizzazione delle cellule epiteliali della mucosa vaginale che raggiungono il valore massimo durante l’ovulazione, questo metodo per quanto significativo risulta impreciso in quanto non consente di individuare il giorno esatto per la monta o inseminazione fornendo un informazione con un range di alcuni giorni, con lo striscio vaginale e’ possibile, osservare una popolazione cellulare caratterizzata anche da altre cellule utili a fornire indicazioni in relazione a patologie infiammatorie e/o infettive a carico della mucosa sede di prelievo.
Metodo d’elezione per il monitoraggio dell’ovulazione e’ rappresentato dal dosaggio ematico del progesterone ematico attraverso un semplice prelievo di sangue. In questo ambito risulta di fondamentale importanza l’interpretazione del risultato fornito da questo esame, bisogna tenere presente che l’ovulazione avviene circa 48 ore dopo che il progesterone ematico ha un valore di 2-3 ng/ml, che rappresenta il picco preovulatorio (LH), questo valore puo’ risultare utile per calcolare la data del parto, e’ quindi opportuno segnare il giorno in corrispondenza del picco preovulatorio. L’ovulazione si ha con un valore di progesterone compreso tra 4 ng/ml e 8-9 ng/ml. L’inseminazione e’ consigliabile dopo che il progesterone ha superato il valore di 10-11 ng/ml.
A tale proposito e’ bene specificare che nella specie canina diversamente da altre specie, vengono prodotte cellule uovo immature che raggiungono la maturazione in 48-60 ore; per essere fecondate esse hanno una durata di circa 72 ore prima della loro involuzione. Questo e’ il momento ottimale per la monta o l’inseminazione con seme fresco. La monta naturale o l’inseminazione artificiale con seme fresco in virtu’ della durata 3-5 giorni delle cellule, consentono un piu’ ampio range che va dal 1° al 4° giorno dopo l’ovulazione con una percentuale di successo di circa il 90%. Diversamente, per il seme refrigerato o congelato l’inseminazione deve essere con esatta corrispondenza relativa alla maturazione degli ovuli ed un progesterone accuratamente dedicato proprio perche la vitalita’ delle cellule risulta piu’ bassa a quella del seme fresco 2-4 giorni dalla data di prelievo e preparazione, per il seme refrigerato e 12 – 20 ore per il seme congelato dopo lo scongelamento. Le tecniche di inseminazione in questi casi prevedono l’inseminazione vaginale profonda in prossimita’ della cervice nel primo caso e inseminazione per via intrauterina nel secondo caso.
Il periodo estrale rappresenta un momento particolarmente favorevole all’esecuzione di altri tipi di monitoraggi. Indagini endoscopiche, esecuzione di tamponi vaginali e cervicali incamiciati per la diagnosi di patologie infettive spesso causa di riassorbimenti o aborti in corso di gravidanza.
Il monitoraggio del progesterone nei primi giorni dopo la monta,o l’inseminazione, puo’ risultare utile nei soggetti che hanno manifestato nelle gravidanze precedenti fenomeni di riassorbimento embrionale per caduta del progesterone.
In conclusione, un approccio gestionale corretto del momento ottimale per la monta o inseminazione artificiale, rappresenta un elemento cardine sul quale impostare l’attivita’ allevatoriale nel comparto della riproduzione, limitandone gli insuccessi e le perdite economiche, sempre le scelte riproduttive comportano costi relativi al costo della monta, costi di viaggio se il riproduttore e’ distante, costi di invio del seme se refrigerato o congelato e costi per inseminazione strumentale nonche’ impegno di tempo ed energie da parte dell’allevatore stesso, tutto cio’ a fronte di un costo per ogni dosaggio del progesterone di circa 30-45 euro e di un eventuale striscio cellulare di circa 25-30 euro, risulta inoltre utile per il medico veterinario, nella stessa sede di prelievo, visitare la fattrice.
E’ doveroso, inoltre, ricordare che lo sviluppo scientifico ha avuto una forte accelerazione nel campo della riproduzione e delle biotecnologie, per anni rimasta spesso legata a esperienze pratiche, questo sviluppo ha seguito parallelamente un miglioramento tecnico e culturale che ha coinvolto gli allevatori con una accelerazione rilevante negli ultimi anni, cio’ in un settore che guarda verso un panorama professionale nuovo e moderno confermato dai risultati della cinofilia italiana in campo internazionale degli ultimi anni.