Non trascurate le aggressioni tra cani
6 maggio 2018
3 min

Non trascurate le aggressioni tra cani

Rieccoci con l’ennesima aggressione tra cani. Nala , una piccola Jack Rusell di tre anni, è stata vittima di un attacco da parte di due cani nei pressi dell’area sgambamento. L’aggressione tra cani è definita aggressione intraspecifica e può aver varie cause. Il caso di Nala rientra tra gli attacchi di tipo predatorio. La predazione è un normale istinto del cane che lo porta a inseguire e cacciare la preda. Ovviamente quando questo comportamento è diretto non verso prede naturali ma verso persone o altri animali domestici può diventare veramente pericoloso.

I comportamenti predatori includono vari tipi di atteggiamenti persecutori, inseguimento, cattura, morso e uccisione e ingestione della preda e possono essere facilitati e più pericolosi se gli animali sono in branco (un gruppo di due cani costituisce già un branco). Il comportamento predatorio può essere simulato da qualsiasi cosa si muove, inclusi altri animali, podisti, ciclisti, automobili e anche bambini che corrono e giocano. A volte anche alcuni suoni come il pianto o le grida di un bambino possono elicitare una risposta predatoria. Al contrario di altre forme di aggressione, la predazione non è preceduta dalla minaccia proprio perché i segnali di avvertimento sarebbero controproduttivi per il predatore, in quanto farebbero fuggire la preda.

Nala è appena scesa dall’auto, una scrollatina per svegliarsi dal riposo durante il viaggio, gira su se stessa e scodinzolante salta sulle gambe dei proprietari come segno di gratitudine per la passeggiata che insieme faranno al parco. I movimenti rapidi di Nala hanno indotto lo stimolo predatorio del “branco”. Cani in branco, infatti, possono manifestare per “facilitazione sociale” un atteggiamento predatorio che non manifesterebbero assolutamente se fossero soli. Uno stimolo in movimento rappresenta il bersaglio. La risposta del cane allo stimolo è di inseguire, catturare e uccidere la preda che generalmente è sempre più piccola del predatore.

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I cani che mostrano una costante attenzione diretta verso i movimenti o le vocalizzazioni dei bambini dovrebbero essere attentamente monitorati da vicino. L’importanza di individuare e classificare il tipo di aggressione intraspecifica è di estrema importanza, anche per capire se questo tipo di aggressione può svilupparsi in determinati contesti anche verso la specie umana. Per alcuni cani con aggressione di tipo predatorio, l’unico modo sicuro per prevenire il comportamento è di tenere gli animali rinchiusi in sicuri recinti soprattutto se convivono in gruppo. Le passeggiate dovrebbero essere fatte solo con guinzaglio e museruola.

È molto difficile se non addirittura impossibile risolvere un problema di aggressività di tipo predatorio; l’istinto prende il sopravvento e difficilmente si ottengono risposte a segnali di richiamo. Personalmente sconsiglio vivamente, per arginare il problema, di utilizzare le punizioni che per essere efficaci, dovrebbero essere sufficientemente avversive e il cane dovrebbe associarle alla sequenza predatoria. Poiché molti cani attaccano ripetutamente ricci, istrici e puzzole nonostante le conseguenze negative, un forte istinto predatorio è in sostanza impossibile da modificare con qualsiasi tipo di punizione.

Consiglio di non sottovalutare mai le aggressioni tra cani, che tra l’altro devono essere regolarmente segnalate al Servizio Veterinario AUSL, poiché questo comportamento può essere esteso anche verso altre specie. Solo la prontezza di riflessi e il coraggio dei proprietari della cagnolina hanno permesso a Nala di salvarsi, pur con qualche ferita che presto guarirà. La cicatrice mentale, legata allo spavento e al dolore, sarà invece molto più difficile da cancellare.

Marco Catellani

Medico Veterinario Esperto in Comportamento Animale