D’ora in poi il cambiamento del Codice della strada, che dal 12 agosto 2010 ha fissato l’obbligo di fermarsi in caso di incidente con un animale, l’equiparazione dello stato di necessità di trasporto di una bestiola ferita come per una persona, l’utilizzo di sirena e lampeggiante per ambulanze veterinarie e mezzi di vigilanza zoofila, può ritenersi rafforzato. Di recente, infatti, è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il decreto attuativo del ministro delle Infrastrutture e dei trasporti. Il decreto ministeriale, che entrerà in vigore il prossimo 27 dicembre, fissa, tra le altre cose, le caratteristiche delle autoambulanze veterinarie, le cui attrezzature specifiche saranno individuate dal ministero della Salute, la certificazione anche successiva dello stato di necessità di intervento sull’animale da parte di un veterinario e gli stati patologici che fanno scattare questo riconoscimento, in poche parole il trauma grave, le ferite aperte, le emorragie, le alterazioni e le convulsioni. Pensare che fino al 12 agosto del 2010 – come tiene a precisare il presidente Lav, Gianluca Felicetti, in una pagina on line dedicata all’argomento che si trova nel sito web dell’associazione animalista – in caso di incidente stradale ci si doveva fermare se vi era danno a persone o anche a un lampione. Non agli animali. Ora, invece, è diventato un obbligo anche se si è investito un cane o un capriolo, un cavallo o un gabbiano. Fino a quella data si poteva essere sanzionati, se, per portare con documentata urgenza un animale qualsiasi ferito da un veterinario, si passava un incrocio con il semaforo rosso. Ora si può, come per salvare una vita umana. Fino a quando non è stato introdotto il cambiamento del Codice della strada, l’ambulanza veterinaria che utilizzava la sirena lo faceva, contravvenendo alla normativa. Non ne aveva diritto. Ora è stata equiparata, nella necessità di avere la strada libera da parte di auto e vigili urbani, alle ambulanze umane. Così come all’intervento delle guardie zoofile è stato riconosciuto lo stesso carattere d’urgenza di quello di carabinieri e polizie. «La norma – spiegano sia Gianluca Felicetti sia Carla Rocchi, presidente nazionale dell’Enpa – ha preso atto del cambiamento del sentire comune sul dovere di prestare soccorso anche agli animali e le sanzioni irrogate fino ad oggi per le violazioni sono state un esempio positivo per automobilisti e polizie locali. Ora le Regioni e i Comuni devono rafforzare i propri compiti di intervento già previsti da altre normative».