Quando si decide di prendere un cane, che sia acquistato in allevamento o da privati piuttosto che adottato da un canile oppure da un’associazione, la prima cosa che si dovrebbe sapere è il fatto di conoscere l’impegno e la responsabilità che tutto questo comporta. Tanto per cominciare i costi di
gestione del cane che comprendono principalmente l’acquisto, le cure veterinarie, il mantenimento di tipo alimentare.
Nel caso si desideri acquistare un cane di razza è consigliabile rivolgersi ad allevatori specializzati che garantiscano con la loro serietà una selezione opportuna degli esemplari, sia da un punto di vista morfologico sia comportamentale. Ricordo, infatti, quanto siano importanti i controlli sulle patologie di tipo ereditario e quanto la genealogia possa incidere su di esse, quali oculopatie e displasie, inoltre quanto l’esperienza e la capacità dell’allevatore nella fase dello svezzamento incida sull’equilibrio dello sviluppo psicomotorio del cane.
L’esperienza mi ha portato a verificare quanto un errore nell’acquisizione del cane incida in seguito sul proprietario, per cure aggiuntive dal veterinario o trattamenti comportamentali specifici e più costosi nei centri cinofili e, comunque, sulla non completa adattabilità dell’animale nel contesto di vita in cui inserito. I costi sanitari consistono in cure veterinarie di tipo ordinario quali vaccini, sverminazioni, profilassi per la filariosi cardiopolmonare, inoltre nell’utilizzo di prodotti antiparassitari contro zecche, pulci e pappataci. Queste cure si ripeteranno ogni anno per tutta la vita del cane senza considerare le cure di tipo straordinario.
Un proprietario responsabile ha, inoltre, il dovere di garantire un mantenimento alimentare attraverso mangimi almeno di media se non alta qualità, come qualsiasi veterinario saprà consigliare. Se siamo disposti ad affrontare questo impegno economico siamo solo al livello base della consapevolezza di ciò che significhi avere un cane!
Nasce da qui il nostro ruolo di responsabilità verso questo tipo di animale: il cane è la prima specie
addomesticata dall’uomo circa 12.000 anni fa, da allora fino ad oggi ha svolto fondamentalmente un ruolo utilitaristico nel vivere a stretto contatto con noi. Ciò vuol dire che non possiamo accogliere un cane a casa e viverlo come se fosse un animale da cortile, senza preoccuparci dell’aspetto relazionale di tipo gerarchico e affettivo che solo convivenza e momenti passati assieme riescono a creare.
Qualsiasi cane di razza o non dovrà a priori vederci, quindi, come membro del proprio branco con il giusto ruolo nell’essergli da guida, nel fargli comprendere il mondo cui l’abbiamo destinato a vivere, nell’educarlo ad integrarsi al meglio. Siamo noi esseri umani a dover comprendere la sua natura e a preoccuparci di soddisfare le esigenze basilari di questo essere vivente dedicando, secondo le caratteristiche che esso ha, il giusto tempo per un corretto sfogo fisico (passeggiate, gioco, corse), utilizzando le adeguate metodologie nell’educazione e svolgendo un inserimento sociale appropriato.
Solo quando sapremo metterci in gioco da tutti questi punti di vista, potremo godere realmente della presenza di un cane nella nostra vita ed anche lui sarà lieto e sereno nel condividere la sua con noi.