In commercio i tappetini igienici sono proposti in tantissime varianti, tutte con il medesimo scopo: assorbire le deiezioni del cucciolo e abituarlo a non sporcare in giro per la casa.
Nella peggiore delle ipotesi, invece, il tappetino non solo diviene una presenza fissa, nonostante il cane sia ormai adulto, ma anzi ingigantisce il problema, poiché il nostro amico sporca anche altrove.
Generalmente il proprietario decide di utilizzarlo per la praticità data dal fatto che il cane, attratto dall’odore, è condizionato a sporcare solo in quel punto e per il poco tempo che non permette di portarlo fuori tanto spesso quanto si dovrebbe.
Tuttavia, il motivo per cui lo sconsiglio sempre è che il tappetino autorizza il cucciolo a sporcare in casa, poiché gli stiamo dando a tutti gli effetti un luogo adibito allo scopo e questo confonde e diseduca il piccolo, il quale sposta il confine di territorio sociale all’interno della casa, anziché fuori.
Un altro danno a lungo termine è il non permettere al cucciolo di imparare a trattenere i bisogni, perché all’occorrenza ha pronta la soluzione autorizzata e di conseguenza si verifica un drastico rallentamento dei normali tempi necessari per abituarlo a uscire.
Si rischia così di tenere il tappetino in casa, mai levato per timore che possa evacuare dentro, con il cane ormai in età adulta, che tuttavia inizierà a marcare il territorio anche altrove (specialmente se maschio).
Il miglior utilizzo che se ne può fare è quello di posizionarlo, all’arrivo del cucciolo, vicino alla porta d’ingresso, affinché impari ad andare in quella direzione quando gli scappa, per poi eliminarlo gradualmente, facendolo uscire senza più l’ausilio.
Personalmente lo ritengo uno strumento superfluo, il cui vero scopo sarebbe di creare una base assorbente per i cuccioli appena nati, tenuti nella cassa parto durante la lattazione, per i cani con problemi di deambulazione, che non possono essere portati fuori o per i giacigli dei pelosi anziani affetti da incontinenza.
Ricordiamoci che, se decidiamo di accogliere in casa un cucciolo, le prerogative fondamentali sono avere il tempo e la pazienza di seguirlo durante l’inserimento nella vita domestica. Il nostro amico ha tutto l’interesse di sporcare lontano dal suo ambiente sociale, dove dorme e mangia, e se correttamente indirizzato, manifesterà gradualmente per istinto l’esigenza di uscire per fare i bisogni.
Per abituarlo fin da subito, i tre consigli fondamentali sono:
– anticiparlo nelle sue esigenze fisiologiche, facendolo uscire dopo aver mangiato, dormito, giocato e dopo un qualsiasi evento emozionante (l’arrivo di un ospite, il vostro rientro in casa, ecc.);
– lodarlo tutte le volte che sporca nel momento e nel luogo desiderato;
– se trovate il misfatto in casa, ignorate il cucciolo (è passato troppo tempo da quando è accaduto e non capirebbe perché siete arrabbiati con lui), fatelo uscire dalla stanza, per non creare interesse per la situazione e pulite con dei solventi privi di ammoniaca, in moda da non fissare l’odore di pipì e feci.
La buona riuscita del metodo dipende dal tipo di abitazione (chi ha il giardino è sicuramente più facilitato nel portare fuori velocemente il cane, rispetto a chi vive in appartamento) e dal tempo che potete trascorrere con lui (a tre mesi il cucciolo ha bisogno di evacuare ogni 2-3 ore), ma con un po’ di pazienza il piccolo imparerà presto a sporcare fuori, anche senza l’ausilio del tappetino igienico.
Gianna Pietrobon – Educatore Cinofilo