Abbiamo scritto più volte di cani in appartamento e di comportamenti “civili”. ci sembra doveroso riportare questa testimonianza di una Signora 84enne.
La signora vive a Napoli e riporta quanto segue; “una mia vicina ospita nel suo appartamento un gran numero di cani. La signora incredibilmente non accompagna mai i cani fuori per far loro espletare i propri bisogni, questi animali provvedono a fare pipì e quantaltro su delle coperte che la proprietaria poi lava e stende al sole. Sono anni che evito di affacciarmi al balcone, tale è l’olezzo che si avverte perfino lungo la scala. Ma la cosa peggiore è il reiterato abbaiare, giorno e notte. Gli altri inquilini abitano ai piani superiori e sono poco interessati. Tempo fa contattai i vigili, che poi avvisarono l’ASL. L’ultima volta un funzionario venne a sfogarsi con me dicendo che non ce l’aveva fatta a rimanere in quella casa, tanto era il cattivo odore! E’ inutile interessare la Protezione Animali, perche’ credo che la mia vicina sia spalleggiata proprio da chi gli animali dovrebbe difenderli.”
Questo è quanto riferisce la Signora, ora possiamo fare alcune considerazioni che sorgono spontanee: si parla tanto di canili “lager” ma questo lo potremmo definire un appartamento “lager”! E’ vero che in casa propria ognuno è libero di agire come meglio crede ma, a nostro avviso, non sembra che questo sia il “meglio” per i poveri cani. Se per arginare il problema del randagismo si devono stipare i cani in un appartamento in condizioni precarie, dove si andrà a finire? Amare gli animali significa farli vivere nelle condizioni migliori, ma per loro e non per noi!