Bottigliette d’acqua o qualsiasi altra cosa di simile, come spruzzatori, per pulire le deiezioni liquide dei propri amici a quattro zampe, “senza l’aggiunta di sostanze chimiche o detergenti”. Pena, una sanzione pecuniaria da 100 a 500 euro. È quanto previsto dalle nuove regole di comportamento contenute dall’ordinanza emanata recentemente, in via sperimentale, dal Comune di Cagliari, in Sardegna.
Un provvedimento quello del capoluogo sardo, già messo in atto in altre zone d’Italia e preso “in considerazione – riporta ansa.it – delle numerose segnalazioni e lamentele pervenute dai cittadini, relativamente ai disagi derivanti dalle deiezioni, anche liquide, ad opera di cani a ridosso di edifici, strade pubbliche e marciapiedi”. Da oggi, 15 giugno, e sino al 31 ottobre sarà, quindi, vietato di consentire ai cani di urinare a ridosso dei portoni d’ingresso e degli accessi ad abitazioni, negozi e vetrine. “I proprietari dei cani – spiegano dall’amministrazione comunale – dovranno riversare una congrua quantità d’acqua in corrispondenza del punto interessato per diluire e ripulire le superfici interessate, su tutte le aree urbane pubbliche o ad uso pubblico e relativi manufatti e sulle aree private che si affacciano su aree pubbliche o ad uso pubblico, nonché sui mezzi di locomozione parcheggiati nella strada”.
Circa un anno fa anche a Genova, così come in altri comuni liguri, è stato reso obbligatorio l’utilizzo delle bottigliette d’acqua per pulire le deiezioni dei propri amici a quattro zampe a passeggio.