Qualche giorno fa è tornato in patria con 173 cani e gatti, fatti evacuare dall’Afghanistan in seguito al dramma che la sta colpendo. Il gesto, che ha provocato non poche polemiche visto le tante persone in pericolo di vita e la priorità date agli animali piuttosto agli esseri umani, è stato compiuto dall’ex soldato britannico Paul Farthing, detto Pen e fondatore dell’ong Nowzad a Kabul.
Stando a quanto riportato da lepersoneeladignita.corriere.it, Fartingh ha avuto il via libera a rientrare con i quattro zampe, tramite l’operazione denominata Arca, mercoledì scorso, dopo aver accusato il ministro della difesa britannico, Ben Wallace, di ostacolare l’evacuazione. L’uomo, però, è giunto nel Regno Unito senza il personale della sua organizzazione che i talebani non hanno lasciato passare benché tutti muniti di visto. “Non potevo fare nulla, i miei collaboratori – spiega Paul Farthing – mi hanno invitato a lasciare il Paese perché uno straniero sarebbe stato in pericolo e mi hanno chiesto di portare con me i cani e i gatti”. Un motivo in più che ha catenato la disapprovazione di diverse persone. Dall’altra parte, la campagna dell’ex soldato britannico ha ricevuto un enorme sostegno pubblico.