Stando a quanto riportato da quotidiano.net, al momento i cani coinvolti in questo addestramento speciale sono tre Golden Retriever e un Labrador. L’individuazione della malattia si basa sul sudore: “Il virus non ha odore, ma l’infezione – spiega Fernando Mardones, professore di epidemiologia veterinaria alla Universidad Catolica de Chile – genera cambiamenti metabolici che rilasciano un sudore con un odore particolare. Un sudore che il cane è capace di rilevare”. I cani hanno iniziato a sottoporsi all’addestramento un mese fa, in questo momento sono impegnati ad annusare i campioni di sudore prelevati da pazienti Covid in cura presso la clinica dell’ateneo cileno. I risultati fanno bene sperare ed entro la fine di agosto s’intende impiegare i quattro zampe sul campo. Nonostante altre iniziative in altre parti del mondo, il Cile è il primo paese in cui gli organi di polizia nazionali stanno collaborando con le università per portare avanti un programma del genere.