I 12 animalisti che il 28 aprile 2021 decisero di liberare alcuni Beagle dall’allevamento Green Hill di Montichiari in provincia di Brescia, poi affidati e adottati da famiglie, sono stati assolti in Appello. Già qualche mese fa la Cassazione aveva stabilito come non si possa ravvisare il reato di furto quando degli animali vengono sottratti per essere salvata da casi di maltrattamento.
Stando a greenstyle.it, sulla questione è intervenuto anche il presidente di Lav, Gianluca Felicetti: “Una sentenza importantissima. Una pronuncia importante in una vicenda storica per i risvolti giudiziari che hanno accertato la colpevolezza dei vertici dell’allevamento con riferimento ai reati di uccisione e maltrattamento di animali” E ancora: “Siamo orgogliosi di aver sostenuto le spese legali di una nostra socia e di aver contributo per tutti e tre i gradi di giudizio a quelle degli altri imputati. Se oggi Green Hill è chiuso per sempre, è anche grazie – conclude Felicetti – alla determinazione di questi 12 ragazzi: salvare gli animali non è reato”. Sulla stessa linea d’onda, il responsabile Fauna, Benessere, Animale e Cites di Legambiente, Antonino Morabito: “Accogliamo con viva soddisfazione la sentenza di assoluzione della Corte d’Appello di Brescia che mette la parola fine alle accuse rivolte a tutte le persone che il 28 aprile 2012 portarono in salvo i primi beagle dall’allevamento lager, successivamente condannato e chiuso per maltrattamento e uccisione di animali”.