Dopo il terribile terremoto che nel 2009 ha colpito L’Aquila, era diventato – fotografato più volte a vagare tra le macerie e le vie deserte della città – simbolo di chi non si arrende. Oggi “Pluto, ju cane” non c’è più. Lo storico quattro zampe, considerato da molti “sindaco onorario”, è salito sul ponte dell’arcobaleno, lasciando un grande vuoto nel cuore di tutti gli aquilani.
Come chi ha deciso di non abbandonare la propria terra martoriata dal terremoto, Pluto in questi anni è stato presente a tutti gli appuntamenti pubblici della città, dalle assemblee cittadine ai grandi cortei, senza tralasciare gli eventi istituzionali. Proprio martedì scorso, nonostante la malattia e i dolori, aveva “accolto” – si legge sul sito di TgCom24 – il premier Matteo Renzi, come pure in passato aveva fatto con Mario Monti e Silvio Berlusconi.
L’annuncio della morte del quattro zampe, amico e membro a tutti effetti della comunità aquilana, è stato diffuso su Facebook, con un post da parte del canile locale: “Pluto era ormai vecchio e da alcuni mesi le sue condizioni fisiche erano molto precarie. Alla neoplasia ossea che – si legge – si era manifestata già da qualche anno, visibile anche nel rigonfiamento delle zampe anteriori, si erano aggiunti problemi articolari e neurologici”. Spirito libero dallo sguardo fiero ma allo stesso tempo dolce, Pluto è vissuto a lungo, seguito fino alla fine “con ogni cura e dovizia”. Si è addormentato senza soffrire. E per sempre rimarrà nel cuore di tutti gli aquilani.