Proprietari incastrati dall’analisi del Dna delle feci canine: è il sistema predisposto dagli amministratori di Malnate, nel Varesotto, per contrastare la sgradevole abitudine di lasciare incolti nei parchi e sui marciapiedi gli escrementi dei propri amici a quattro zampe. Secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, si tratta di un progetto pilota appena avviato e che sta dando dei buoni risultati: comminate già le prime multe. Il tutto a costo zero per la collettività, visto che le analisi vengono pagate dalla ditta che si occupa della pulizia delle strade in città.
In particolare, lo scorso autunno sono partite le operazioni per eseguire la mappatura del Dna dei cani attraverso campioni di saliva. A prelevarli sono stati due veterinari del paese. Ed è così che, a fine anno, praticamente tutti i cani sono stati schedali, solo 28 pelosi su un totale di 2.156 non sono stati sottoposti a schedatura. La sanzione prevista per la mancata registrazione è di 50 euro. Poi ci sono i proprietari dei cani schedati che nonostante questo hanno continuato a non raccogliere le feci dei propri animai dal marciapiede: per loro la multa prevista è ancora più elevata, precisamente è di 75 euro.