Succede a tutti i cani presto o tardi di invecchiare, esattamente come ai proprietari. Eppure quando il cane che invecchia è un compagno fedele, che non si vuole rinunciare a portare con se durante le passeggiate nel bosco, è ovvio che il padrone dovrà avere nei suoi confronti alcuni riguardi particolari. Il cane infatti, durante il lento processo dell’invecchiamento, va incontro a delle particolari modificazioni fisiche. È facilmente immaginabile che inizierà, con i primi accenni di vecchiaia a presentare evidenti limiti fisici: velocità, vigore nella deambulazione saranno limitazioni cui li proprietario di un cane anziano dovrà far l’abitudine. L’avanzamento fra boschi e macchie folte di vegetazione, ma soprattutto le salite pesanti lo vedranno arrancare a fatica, eppure il vostro amico non vi sembrerà meno felice di seguirvi. A voi sta l’attenzione di rallentare il passo. Il proprietario attento dovrà comunque ricordare che il cane anziano ha notevolmente ridotto il suo raggio d’azione e la sua efficacia psichica, e si dovrà tenere in considerazione una naturale diminuzione dell’udito e della vista che spesso possono trarre in inganno anche il cane più esperto. Ecco perché ci si dovrà abituare a chiamarlo un po’ più di frequente e magari utilizzando un tono di voce più alto del normale, senza, questo è ovvio, spazientirsi perché per quanto anziano possa essere il nostro amico a quattro zampe riesce ancora perfettamente ad interpretare i sentimenti del proprietario. Fra le necessità che mutano, c’è inoltre quella di bere con maggiore frequenza; è dunque consigliabile portarlo con noi solo in quei terreni in cui con una certa facilità si potrà rintracciare dell’acqua, o durante la stagione temperata. Il troppo freddo e il troppo caldo sono assolutamente da evitarsi.