Da un traghetto in viaggio da Portoferraio verso Piombino una cagnolina è scivolata in mare annegando in assenza di una immediata manovra di recupero. Riportiamo ora il botta e risposta tra il sottosegretario Martini e la Moby spa:
MA “Propongo una immediata modifica del Codice di Navigazione che recepisca la norma di civiltà già inserita nel Codice della Strada in materia di obbligo di soccorso agli animali. Se questo vuoto normativo non sarà al più presto colmato, in questi gravi casi i milioni di proprietari di cani non avrebbero altra scelta che gettarsi in mare in aiuto del loro cane, dato che solo in presenza di ‘uomo in mare’ esiste un immediato protocollo obbligatorio di recupero.
MO “Non sappiamo se la proprietaria aveva il cane al guinzaglio, come prescritto dalla normativa di bordo, ma era in braccio alla padrona la quale, imprudentemente, era a sua volta affacciata alla ringhiera facendo sporgere l’animale sul lato destro di poppa, sulla verticale delle eliche della nave.
Rinnovando il nostro dispiacere per la perdita del piccolo animale, suggeriamo ai clienti di non sporgersi mai dal parapetto della nave, men che meno con un cane in braccio e di prestare maggior attenzione alle norme di bordo che impongono di tenere al guinzaglio gli animali, usando il massimo buon senso per evitare simili deprecabili accadimenti”.