Postini in fuga, inseguiti da quattro zampe particolarmente sospettosi, cui non va di vedere qualcuno, che non sia il proprio padrone, mettere le mani nella buca delle lettere. Non è la scena di un film, anche se immagini del genere si trovano in diverse commedie leggere. Si tratta, invece, di un fenomeno piuttosto diffuso: a quanto pare, infatti, le aggressioni di cani rappresentano per i portalettere dell’Emilia-Romagna e delle Marche la seconda causa d’infortunio, quando vanno in giro a consegnare buste e pacchi a domicilio. Per questo motivo, si è pensato bene di organizzare un corso di conoscenza e difesa dai cani, che consenta a postini e pelosetti di andare più d’accordo. Una buona occasione per evitare situazioni spiacevoli tra quattro zampe, per loro natura, più esuberanti o semplicemente poco educati e portalettere talvolta maldestri. Il corso è stato organizzato dal servizio veterinario dell’Ausl bolognese, con la collaborazione dell’area formazione di Poste Italiane, e è stato già proposto con successo agli agenti delle Polizie Municipali di Bologna e dei comuni della provincia. Secondo quanto riportato da La Repubblica, un pool di veterinari dell’Azienda Usl di Bologna e un veterinario comportamentalista dell’Azienda Sanitaria di Firenze spiegheranno a quaranta portalettere quali sono i segnali che anticipano una potenziale aggressione, le modalità espressive dei quattro zampe e, le differenze comportamentali che sussistono tra cani che abitano in casa e randagi. Il corso, articolato in due lezioni, prevede una parte più teorica, inclusi pure alcuni riferimenti normativi, e una più pratica, con prove sul campo per imparare a comportarsi in situazioni potenzialmente pericolose. Rimanendo in tema di rapporti “a rischio” tra uomini e cani, va ricordato che il Comune di Venezia, dando seguito a un’ordinanza del Ministero della Salute, presto obbligherà i proprietari di cani ritenuti potenzialmente pericolosi, come pittbull, rotweiler o dobermann, a frequentare a proprie spese un corso per imparare a educarli, prendendo pure un apposito patentino. Secondo quanto riportato dalla Nuova Venezia, ai padroni sarà spiegato come prevenire episodi di aggressività e altri problemi comportamentali, assieme anche alla normativa vigente in materia di tutela del benessere degli animali e, a quelli che devono essere i loro obblighi e le loro responsabilità nei confronti dei pelosetti. Sono previste, inoltre, prove pratiche con il proprio animale per imparare a trattarlo correttamente. Al termine del percorso formativo si dovrà superare pure un test di verifica, dopo il quale potrà essere finalmente rilasciato il patentino.