A due anni di distanza dall’eccidio di almeno sette cani domestici, tutti avvelenati con dosi massicce di “metomil”, si riaffaccia l’incubo delle polpette avvelenate nel comune di Desio.
La paura è quella suscitata da un inquietante cartello apparso nella giornata di martedì 20 aprile e immediatamente rimosso dalla Polizia locale.
Sul foglio, nonostante le evidenti sgrammaticature, una chiara minaccia: “Avviso i proprietari dei cani devono fare gagare i cani a casa propria. Fatelo leggere ai cani capiranno di più di voi. Le polpette sono già pronte”.
Due anni fa furono trovare disseminate proprio in quel tratto di strada sterrata pezzi di carne avvelenati. Le polpette erano state ritrovate anche all’interno dei cortili. Sette cani erano morti in preda a spasmi dolorosi e sotto gli occhi impotenti dei propri padroni. Un paio di animali si erano salvati in extremis, portati di volata dal veterinario, erano stati sottoposti a lavanda gastrica.
Al momento la Polizia locale ha, però, le mani legate.
Due anni fa, chi aveva distribuito la carne avvelenata, l’aveva fatta franca. Ad ogni modo, chi avvelena un animale, commette un reato penale ed è perseguibile a termini di legge.